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Il motivo che mi ha indotto a interessarmi dello studio sulle cure alternative è da ricercare nei continui insuccessi sortiti sulla mia persona, dalle normali cure tradizionali a base di farmaci cimici, per non parlare, poi, del dispendio economico che ne hanno comportato. Così ho deciso di interessarmi alle cosiddette “Terapie alternative” per studiarne gli effetti sulle persone. Dopo aver acquisito gli elementi fondamentali della “Naturopatia”, ho approfondito lo studio sugli oli essenziali, per la preparazione di prodotti cosmetici (shampoo, balsami e creme per il viso). Il risultato è stato a dir poco sorprendente. Così ho scoperto un nuovo mondo nel campo della cosmesi naturale, fino al quel momento a me sconosciuto. Ho appreso, innanzitutto, che in caso di malattia la terapia a base di oli essenziali rappresenta un vero e proprio rimedio naturale per affrontare il problema alla radice e risolverlo senza indugio, anziché alleviare o assopire soltanto i sintomi. I costi sono anche minimi (solo pochi centesimi per goccia), è subito disponibile, non ha effetti collaterali e, infine, non crea dipendenza. Ma che cosa sono gli oli essenziali? Sono sostanze naturali e molto pregiate, estratte dalla cosiddette piante aromatiche. Le proprietà degli oli essenziali sono innumerevoli e dipendono dai principi attivi della pianta di cui derivano, per cui ogni olio ha delle proprietà specifiche che vengono sfruttate dall’aromaterapia per aiutare l’organismo a superare le affezioni comuni sia fisiche che psicologiche. Fin dall’antichità gli oli essenziali erano noti per alcune funzioni terapeutiche quali: antisettiche, antibatteriche, antimicotiche, antireumatiche, cicatrizzanti, antinevralgiche e poi, ancora,digestive, tonificanti, stimolanti, sedative, riequilibranti. Essi anche oggi vengono impiegati per migliorare la circolazione sanguigna venosa; la loro assunzione è praticata sia per inalazione che per assorbimento epidermico. Alcuni oli possono essere assunti addirittura per via orale, ma solo quelli che hanno un certificato di grado terapeutico di massima purezza. Gli oli essenziali essendo liposolubili hanno la capacità di penetrare all’interno delle cellule del corpo e di rimuovere “ospiti” indesiderati come virus e batteri. Essi sono alla base dell’antichissima “fitoterapia”(scienza che studia l’impiego di sostanze ricavate dalle piante per la cura di patologie) e hanno assunto in questi ultimi anni una crescente importanza soprattutto nel campo della masso-fisioterapia. I Cinesi nel “Libro di medicina interna dell’Imperatore Giallo”, testo che risale a 2000 anni prima di Cristo, citarono l’impiego degli oli essenziali sui punti dell’agopuntura. Secondo le regole fisiopatologiche della medicina tradizionale cinese (MTC), gli oli essenziali hanno le seguenti caratteristiche: agiscono sullo Yang, sulla dinamica dell’energia QI (che scorre nei Meridiani e nelle zone cutanee BIFU) e sull’attività mentale chiamata SHEN; rimuovono i ristagni di energia QI che si complicano in ristagni di Sangue ( XUE) e di Linfa ( Jin Ye); “disperdono” le formazioni flegmatico-catarrali dette TAN che occludono i Meridiani, i vasi e le funzioni del SNC; hanno azio- ne antipatogena, ossia antisettica e antibatterica, a differenza degli antibiotici che sono solo batterio statici; “tonificano” il QI ( Energia Vitale); hanno azioni peculiari di ciascun gruppo di Essenze ( antinevralgiche, antispasmodiche, neurosedative, afrodisiache,ecc.). L’utilizzo dell’Aromaterapia, tecnica terapeutica usata per ottenere benessere psico-fisico e basata sull’impiego di essenze, aromi, profumi ed ungenti , si perde nel tempo. Essa ebbe un ruolo impor-tante nella medicina in quasi tutte le grandi antiche civiltà come quella Indiana, Egiziana, Cinese e Greca, nelle quali si utilizzavano unguenti per i Re e gli “iniziati”. Nel secolo XII gli arabi introdussero le terapie a base di oli essenziali in Spagna e, successivamente, nei monasteri francesi. Tali sostanze si possono utilizzare tramite l’olfatto, per inalazione (il nostro senso più sviluppato, che riesce a percepire 2 miliardesimi di grammo di vaniglia in un cmq.di aria), tramite cui l’informazione olfattiva raggiunge direttamente il cervello che,come si sa, è la “centrale” di comando di tutte le reazioni dell’organismo. Grazie al loro peso molecolare molto basso, gli oli essenziali attraversano facilmente la barriera della pelle, e già dopo circa 20 secondi dall’applicazione, possono essere rintracciati nel sangue. E’ possibile estrarli da ogni parte della pianta e i varie estratti hanno diverse qualità terapeutiche: i fiori presentano effetti sedativi, narco-tizzanti e rilassanti; le RESINE , il LEGNO , la CORTECCIA hanno caratteristiche riscaldanti che muovono i fluidi corporei; le FOGLIE presentano proprietà curative e rinfrescati; le RADICI rappresentano la parte più terrestre della pianta e quindi hanno proprietà stabilizzanti ed energetiche; i FRUTTI possiedono effetti espansivi, di apertura energetica e di stimolo. La popolarità degli oli essenziali è cresciuta notevolmente nell’ultimo decennio, sulla base di prove scientifiche specialmente come rimedio naturale a tante patologie dell’organismo. Essi hanno, inoltre, dimostrato la loro reale efficacia e incrementato l’interesse di quelle persone alla ricerca di un modo naturale per curare se stessi e i propri cari. Sono parecchi, però, quelli che ignorano il reale uso di tali oli, come integrarli nella loro vita quotidiana e in quali circostanze li devono applicare. Le persone che si avvicinano per la prima volta all’aromaterapia lo fanno perché vogliono iniziare a beneficiare delle sua meravigliose e potenti proprietà terapeutiche e curative, ma a livello pratico non hanno esperienza alcuna e non sanno come si devono comportare. Qual è il punto di partenza da intraprendere per la conoscenza dell’aromaterapia per le persone che non hanno ancora familiarità con tale terapia? Innanzitutto bisogna definire correttamente il significato di aromaterapia, il quale è molto semplice: “terapia con gli aromi”. Se ci si limita però al solo significato letterale sembrerebbe che gli oli essenziali agiscano solo grazie al loro profumo, e che sia sufficiente inalarli affinché la cura sortisca gli effetti sperati. Niente di tutto ciò! Perché per quanto inspirarne il profumo sia una delle pratiche più in uso, pensare all’aromaterapia come unico modo per usare gli oli essenziali è veramente molto riduttivo e superficiale. Secondo la scrivente la giusta DEFINIZIONE DI AROMATERAPIA sarebbe: USO DEGLI OLI ESSENZIALI PER QUALSIASI APPLICAZIONE TERAPEUTICA. Ciò SIGNIFICA POTERLI USARE IN DIVERSI MODI E IN DIVERSE FORME PER OTTENERE IL MASSIMO DEI BENEFICI DELLA terapia. Esistono 3 modi principali di usare gli oli essenziali ed ognuno di essi proviene da una “scuola” pratica originaria di diversi paesi europei: la scuola o “metodo” tedesco, la scuola o “metodo” inglese e la scuola o “metodo” francese. Tali scuole sono legate direttamente a ciascuno dei tre metodi principali di utilizzo degli oli essenziali che sono l’inalazione, l’applicazione cutanea e l’ingestione. Il metodo tedesco si basa sull’inalazione degli oli essenziali. Questa forma di assunzione prevede la inspirazione profonda del profumo degli oli attraverso la loro diffusione in casa, ossia nell’ambiente famigliare. La parola d’ordine è “inspirare” il loro aroma (anche semplicemente mettendo alcune gocce di olio essenziale su un fazzoletto d a annusare più volte al giorno oppure versando alcune gocce nell’acqua della vasca per poi fare il bagno) perché le loro molecole raggiungono direttamente la parte del cervello che regola le emozioni e gli stati d’animo. Questo è il motivo per il quale respirando a esempio l’olio essenziale di Lavanda si riduce lo stress, si elimina l’ansia e si migliora il sonno. L’olio essenziale di Lavanda è molto conosciuto per le sue proprietà calmanti e rilassanti, ma oltre a esso ne esistono altri ugualmente efficaci come quelli di Sandalo, Ylang Ylang, Patchouli e altri ancora. Attraverso l’inalazione di oli essenziali appropriati è possibile trattare malattie infettive o sostenere il sistema immunitario per evitare di essere contagiati dal virus del raffreddore o dell’influenza. Infatti anche la semplice respirazione degli oli consente alle loro molecole di raggiungere il flusso sanguigno attraverso il sistema respiratorio e quindi di raggiungere e trattare tutto il corpo. E’ stato persino dimostrato che gli oli, prima di penetrare il rivestimento polmonare, riescono ad eliminare i microbi e impedirne la diffusione. Ad esempio l’olio essenziale di Eucalipto all’interno del flusso sanguigno rafforza l’azione dei globuli bianchi e, di conseguenza, il sistema immunitario. Inoltre è in grado di intervenire sulle pareti delle cellule per rendere più difficile la diffusione dei virus. Il metodo inglese si basa sul massaggio con gli oli essenziali. Questa pratica accoglie in sé l’efficacia della respirazione e dell’assorbimento cutaneo perché appunto durante il massaggio gli oli essenziali riescono ad entrare all’interno dell’organismo sia attraverso la pelle, sia attraverso l’inalazione. Attraverso la frizione e il massaggio le molecole dell’olio essenziale attraversano tutti gli strati della pelle e raggiungono (a volte anche in pochissimi minuti) il flusso circolatorio. Una delle particolarità degli oli essenziali è quella di essere liposolubili e quindi di poter attraversare anche il grasso corporeo in modo veloce e semplice (questo è uno dei motivi per il quale gli oli essenziali vengono usati per trattare la cellulite, in quanto riescono a raggiungere gli strati più profondi della pelle (le normali creme cosmetiche anticellulite non riescono a penetrare così a fondo). Gli oli essenziali che attraversano la pelle sono in grado di variare la “chimica” del corpo. Esempio l’olio essenziale di Lavanda riesce a diminuire la produzione di cortisolo (l’ormone dello stress) e quindi ad abbassare tutti gli indicatori fisici che producono agitazione, nervosismo e tensione. Inoltre l’azione del massaggio aiuta ad aumentare la circolazione periferica, sia sanguigna che linfatica, e a diffondere più velocemente le molecole degli oli essenziali in tutto il corpo. Il metodo francese si basa sull’ingestione degli oli essenziali in quantità molto piccole, le cosi dette “microdosi”. Questo metodo è sempre stato molto discusso ma alla fine il concetto base è che l’assunzione degli oli essenziali per via interna non è pericolosa ma lo può diventare se viene fatta senza informazioni corrette o senza seguire determinate regole. E tra i due metodi c’è davvero molta differenza. Una accurata conoscenza di questi ultimi, e delle quantità e modalità di somministrazione diventa quanto mai importante e necessario per una ingestione corretta degli oli essenziali. Occorre inoltre imparare ad usarli e diluirli nel modo corretto, data la loro elevata concentrazione, ma non creano dipendenza o effetti collaterali, tranne che per allergie accertate ai componenti, come i farmaci. Gli oli essenziali sono considerati dalla scuola francese dei veri e propri farmaci naturali. E non sorprende quindi il fatto che esista una prescrizione, un dosaggio e una serie di cautele da rispettare, esattamente come quelli chimici. Per adesso questo metodo francese è ancora poco usato, perché non ci sono purtroppo garanzie che gli oli essenziali che troviamo in commercio siano veramente puri, che non siano stati miscelati con oli sintetici, che non derivino da piante trattate con sostanze chimiche tossiche e, infine, che non siano poco efficaci in quanto possibilmente raccolti e distillati in momenti sbagliati in cui la pianta non avrebbe raggiunto la giusta maturità biologica. Ecco perché è importante utilizzare oli essenziali di alta qualità con certificazione comprovante la loro purezza e affidabilità. Al momento non esiste una legislazione europea che prevede controlli sull’autenticità degli oli essenziali o vieti la presenza di sostanze sintetiche miscelate a essi , a meno che non siano tutelati da apposita certificazione che costituisca una sicurezza e una garanzia , specialmente per coloro che nutrono seri dubbi sull’utilizzo di oli essenziali anche per uso interno. Occorre poi precisare che bisognerebbe affidarsi a persone esperte in materia, in grado di dare consigli riguardo le applicazioni e le dosi da assumere poiché, trattandosi di estratti naturali, molto concentrati e, con effetti poderosi, occorre usarli con parsimonia . Le loro applicazioni variano da uso topico, diluiti in olio vettore se si trattano vaste aree del corpo, e per gli oli più forti a base di origano e cannella , per uso interno (diluiti in acqua o miele) oppure inseriti all’interno di capsule. Quelli per l’aromaterapia si utilizzano tramite appositi diffusori per l’aerosol. La cura con oli essenziali comporta innumerevoli benefici con qualsiasi metodo essa venga praticata: aromaterapia, applicazioni cutanee, uso interno. Tale interventi curativi aiutano l’organismo a riappropriarsi, mano a mano, delle sue normali capacità di reagire alle “minacce” costituite dagli agenti patogeni, che aveva perso a seguito dell’utilizzo sfrenato di farmaci chimici. L’efficacia di un olio essenziale dipende anche dal periodo e dalla costanza con quanto lo si usa. Per curare patologie croniche si possono avere risultati apprezzabili almeno dopo due o tre mesi. Un fattore determinante perché la cura sortisca ottimi risultatiti dipende anche dallo stile di vita che si conduce. Occorre un buon regime alimentare, un adeguato esercizio fisico, e,soprattutto una forte riduzione dello stress.

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