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I pazienti con steatoepatite non alcolica (NASH) che traggono beneficio da una dieta a basso contenuto di grassi e da un incremento dell’esercizio fisico dimostrano anche miglioramenti nella funzionalità renale. Questo dato si deve all’analisi post-hoc di uno studio condotto su 261 pazienti da Eduardo Vilar-Gomez dell’Ospedale Universitario Virgen del Rocio di Siviglia, secondo cui sussiste una stretta associazione fra risoluzione della NASH e regressione della fibrosi mediata da interventi sullo stile di vita e miglioramento della funzionalità renale.
Sono oggi disponibili nuovi farmaci per la NASH, ma l’impatto del miglioramento istologico della NASH nei soggetti sottoposti a terapie farmacologiche rimane da chiarirsi. Secondo alcuni esperti, comunque, perdita di peso e miglioramento istologico sono accompagnati da un modesto ma significativo miglioramento nella clearance della creatinina, ed è difficile separare il contributo indipendente del miglioramento istologico da quello derivato dalla perdita di peso in sé, dai cambiamenti della dieta o semplicemente dal miglioramento dell’ipertensione arteriosa e di altri fattori determinanti dei deficit della funzionalità renale.
Il presente studio, per quanto suggestivo, necessita di conferme e di un’analisi maggiormente estensiva dei numerosi fattori interferenti prima di poter ipotizzare qualunque relazione causale fra miglioramento istologico epatico e miglioramento della funzionalità renale, ed il breve periodo di tempo considerato mette a sua volta in dubbio la plausibilità biologica di una relazione indipendente e causale.
Fonte: Aliment Pharmacol Ther online 2016, pubblicato il 16/11

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