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Bergamo 14/01/2017
L’Associazione Cure palliative Onlus di Bergamo, da parecchio tempo sostenitrice dell’ASST Papa Giovanni XXIII ha rinnovato, nel corso della giornata di ieri, il suo sostegno economico al nosocomio bergamasco. Tale rinnovo riguarda soprattutto i contratti di cinque nuovi operatori della sanità in servizio presso l’Hospice “kika Mamoli” di Borgo Palazzo. Trattasi di tre medici cosiddetti palliativisti Rosalba Cortinovis, Sara Previtali e Lorenzo Magni, di uno psicologo e di Silvia Moroni, data manager, per garantire qualità sia di cure che assistenza ai degenti inguaribili in fase avanzata.
Detta Associazione ha finanziato ulteriori due contratti libero-professionali per Fredy Sulter e Benigno Carrara, entrambi medici palliativisti, e altri due uno per un altro psicologo e uno per Rosanna Valicenti, Operatrice ausiliaria. Quindi le donazioni impiegate dall’Associazione in parola per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII, ammontano a 95.500 euro che, assommati a quelle degli operatori dell’Hospice “Kika Mamoli”, fanno un totale di 286.800 euro, a cui si assommeranno, nel corso del 2017, altri interventi economici per la formazione del personale sanitario e per eventi di comunicazione che supereranno la cifra di 300.000 euro.
Arnaldo Minetti, Presidente dell’Associazione cure palliative ha ammesso che “la collaborazione col il Papa Giovanni XXIII diventa sempre più solida per migliorare le cure e l’assistenza dei degenti inguaribili in fase avanzata della malattia e l’accoglienza dei loro familiari. Tale accordo e’ un palese esempio di sinergia tra il servizio sanitario nazionale e il volontariato, motivo di orgoglio e vanto della comunità bergamasca.”
Lo scorso anno l’équipe medico-infermieristica della terapia del dolore per i pazienti inguaribili del Papa Giovanni XXIII ha effettuato:
1) 249 ricoveri in ospedale;
2) 110 visite a domicilio;
3) 7.065 prestazioni ambulatoriali.
Tale équipe mette a disposizione di tutti i reparti del nosocomio la sua consulenza specialistica sul dolore e la terminalità (977 quelle registrate lo scorso anno) e sviluppa percorsi di cure simultanee e precoci in integrazione fra gli specialisti dei singoli reparti e i medici palliativisti per la presa in carico precoce dei malati nelle varie patologie. Tre sono gli ambulatori di cure simultanee attivi al Papa Giovanni XXIII (uno per i pazienti della Gastroenterologia e della Pneumologia, uno per i pazienti dell’Oncologia e dell’Ematologia e uno per i pazienti non oncologici o seguiti da altri reparti), che in totale nel 2016 hanno registrato 870 prestazioni.
“Da qualche anno a questa parte, il Papa Giovanni XXIII – ha spiegato Carlo Nicora, direttore generale dell’ospedale stesso – e’ diventato una delle più importanti eccellenze nel campo della terapia del dolore grazie al sostegno dell’Associazione cure palliative e al lavoro di équipe dei nostri specialisti che garantiscono ai malati e ai loro familiari la migliore qualità’ di assistenza.”
Anche Roberto La Bianca, direttore dell’Unità di Cure palliative e Hospice e del Cancer Center del Papa Giovanni XXIII e’ apparso entusiasta per il sostegno economico concesso dall’associazione suddetta e ha commentato che “tale finanziamento, aggiungendosi alle risorse pubbliche permette che l’attività dei medici palliativisti si possa svolgere al meglio nei confronti dei malati inguaribili, oncologici e non solo, in tema di cure palliative simultanee precoci, di accompagnamento nel fine vita e di trattamento del dolore”.

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