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4/02/2017

Si tratta in prevalenza di malviventi albanesi in trasferta in Italia

Sono risultati dieci gli extracomunitari pregiudicati fermati dalla polizia di Stato, afferente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Bergamo che, nell’ambito di specifici controlli mirati alla tutela del territorio, ha eseguito coattivamente la loro espulsione dall’Italia, disposta come misura alternativa alla detenzione dall’Ufficio di Sorveglianza di Brescia. Vediamo come sono andati i fatti:
– 31 gennaio. Nel corso del pomeriggio la polizia ha fermato un albanese di 30 anni, condannato alla pena di anni sette per detenzione di sostanze stupefacenti, assieme a un altro marocchino di 38 anni, dichiarato socialmente pericoloso per una condanna a 5 anni di reclusione riportata per un ingente detenzione di sostanze stupefacenti.
– 1 febbraio. Sempre nel pomeriggio le forze dell’ordine hanno arrestato altri due albanesi di 19 e 27 anni, sorpresi ad armeggiare nei pressi di un distributore automatico di sigarette. Alla vista dei poliziotti, cercavano di darsi alla fuga ma venivano prontamente bloccati da questi ultimi, i quali, nel corso della perquisizione hanno trovato addosso a uno dei due una cesoia da giardino di cui non ha saputo fornire giustificazioni. I due albanesi avevano inoltre precedenti per furto. Nelle stesse ore veniva fermato un marocchino di anni 31, sprovvisto di permesso di soggiorno e già penalmente condannato per reati di spaccio di stupefacenti.
– 2 febbraio. Nel corso della mattinata ulteriori due albanesi, uno di 26 anni e l’altro di 43, sono stati fermati ed entrambi sono risultati sprovvisti di permesso di soggiorno. Il primo, rintracciato in via dei Caniana da alcuni poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine di Milano (opera in città per svolgere specifica opera di prevenzione e controllo del territorio), il quale, a seguito di ulteriori controlli piu’ approfonditi, risultava pregiudicato per reati inerenti la detenzione di stupefacenti. Il secondo, rintracciato allinterno di una sala scommesse di via San Bernardino, risultava invece condannato penalmente per i reati di ricettazione in concorso, danneggiamento aggravato e false attestazioni di identità. Entrambi, dopo essere stati messi a disposizione del locale Ufficio Immigrazione e del Giudice di Pace di Bergamo, che ha convalidato gli atti, i due albanesi sono stati accompagnati all’aeroporto di Milano Malpensa e “spediti” con un volo diretto a Tirana.

 – 3 febbraio. Altri due albanesi, di anni 27 e di 30, sono stati espulsi con le stesse modalita’ dei loro connazionali del giorno precedente. Il primo fermato di notte a bordo di unautovettura in via Campagnola sprovvisto di regolare permesso di soggiorno, risultava già indagato per reati inerenti la ricettazione, gli stupefacenti e la violenza sessuale. Il seconondo, dopo essere stato fermato si dava alla fuga, con un balzo felino, dopo aver esibito un passaporto italiano contraffatto. Successivamente, rintracciato in un albergo in via Borgo Palazzo, rusultava essere irregolare sul territorio nazionale e già condannato alla pena di un anno e quattro mesi per detenzione di stupefacenti e, infine, gia’ denunciato per possesso di un coltello a serramanico. Dopo l’espletamento del succitato iter burocratico anche loro sono stati accompagnati all’aeroporto Malpensa di Milano e imbarcati sul volo diretto in Albania. Lo stesso giorno, la polizia di Stato, ha eseguito una ulteriore espulsione dal territorio nazionale, disposta come misura alternativa alla detenzione dallUfficio di Sorveglianza di Brescia, questa volta di un senegalese di anni 30, condannato alla pena di anni 2, mesi 8 e giorni 20 per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso e rissa.
Tutti gli espulsi non potranno rientrare nell’area Schengen, ovvero nei paesi dellUnione Europea, per un periodo dai 5 ai 10 anni.

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