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Per la prima volta in Italia viene riconosciuta a una coppia di uomini gay  l’adozione di minori senza legame biologico che le era stata riconosciuta all’estero

15/03/2017

Una coppia Gay maschile italiana, residente in Gran Bretagna, dove ha ottenuto il riconoscimento dell’adozione di due minori, per ottenere la  trascrizione  di quanto deliberato dalla magistratura inglese anche in Italia , Paese in cui esiste ancora un “vuoto”  normativo in tema di adozioni di minori che non hanno nessun legame biologico con i genitori acquisiti, ha fatto ricorso alla “Rete Lenford” (avvocatura per i diritti Lgbti).

La documentazione sul caso è pervenuta ai giudici di Firenze i quali, esaminata la questione,  hanno deciso di riconoscere alla coppia gay l’adozione dei due minori, ammettendo che si tratta di una famiglia vera e propria e, come tale, dev’essere tutelata. Trattasi quindi di una adozione legittima, secondo i magistrati, e va riconosciuto ai minori non solo lo status di figli, ma anche la cittadinanza italiana come del resto aveva in precedenza sentenziato la Corte Britannica. Tale fattispecie normativa, secondo l’avvocato della coppia in questione, ha trovato riscontro nella legge 184/83, art. 36, comma 4, sulle adozioni.

Nella decisione unanime presa dai magistrati fiorentini ciò che è prevalso, su tutto il resto, è stato  l’interesse dei due bambini a mantenere  il diritto di affiliazione anche in Italia e, inoltre, l’acquisizione della cittadinanza italiana.

Detta sentenza è destinata a sollevare un vespaio di polemiche da parte di gruppi religiosi, politici e pseudo-tradizionalisti che intendono la coppia solamente come l’unione di un uomo con una donna. Sono parecchie le persone, costituite in prevalenza da laici, che sostengono invece che ciò che conta in una famiglia “normale” o costituita da genitori dello stesso sesso, è l’amore tra i coniugi e verso i figli, nonché il rispetto reciproco.

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