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Gori: “È come chiedere un mandato per suonare il citofono quando la porta è già aperta”

Bergamo 22/04/2017

Venerdì scorso 21 aprile ha avuto luogo in via Tasso una conferenza congiunta tra Giunta Regione Lombarda, Provincia e Comune di Bergamo, nel corso della quale il sindaco Giorgio Gori ha presentato un documento, vidimato pure da Matteo Rossi, presidente della Provincia, in cui sono indicate le priorità d’intervento nell’ambito del Patto per la Lombardia:

  • nodo di Pontesecco;
  • variante tra Trescore ed Entratico;
  • sistemazione dello svincolo autostradale di Bergamo;
  • collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e quella di Orio al Serio.

«Questi sono alcuni degli interventi che verranno realizzati al più presto – ha spiegato Gori – visto che il Patto per la Lombardia, firmato lo scorso novembre dall’ex Premier Matteo Renzi, prevede la deadline del 2019 per la realizzazione delle opere.»

il primo cittadino ha poi incalzato il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni , il quale ha annunciato la data del referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto, fissata per il prossimo 22 ottobre, replicando così:

Maroni ha diversi mesi davanti per avviare una interlocuzione con il Governo per l’autonomia della Regione Lombardia: è un obiettivo importante e mi auguro che colga l’occasione dopo l’apertura delle ultime ore da parte del Ministro Martina a nome del Governo. Quello dell'”autonomia rafforzata” – ha proseguito – è un obiettivo che appartiene alla cultura del centrosinistra, che nel 2001 ne introdusse la previsione in Costituzione. Siamo dunque i primi a sollecitarla, ma non siamo d’accordo sulla modalità, visto che già oggi ci sono le condizioni per trattare con il Governo, come previsto dalla legge,senza spendere i 46 milioni di euro previsti per l’organizzazione della consultazione referendaria. È come chiedere un mandato per suonare il citofono quando la porta è già aperta”, ha concluso.

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