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Annualmente vengono eseguite 6.500 nuove diagnosi, il 40 % delle quali sarebbe evitabile attraverso uno stile di vita sano.

Bergamo, 29 aprile 2017

Prevenzione e attività oncologica nelle aziende sanitarie pubbliche e private accreditate di Bergamo e provincia”: questo è stato il tema dell’incontro avvenuto giorno 28 aprile all’ ATS di Bergamo a cui hanno partecipato Mara Azzi, direttore Generale ATS; Carlo Nicora, direttore generale Asst Ospedale Giovanni XXIII; Elisabetta Fabbrini, direttore generale Asst-Bgovest; Francesco Locati, direttore generale Asst-Bg. Est); Giuseppe Fraizzoli, direttore generale Humanitas Gavazzeni; Francesco Galli, amministratore delegato Istituti Ospedalieri Bergamaschi e Giordano Beretta, segretario nazionale AIOM.

«A Bergamo l’adesione dei programmi di controllo per le neoplasie al seno e del colon retto – ha affermato Beretta Giordano, segretario AIOM – è più alto rispetto alla media nazionale.»

Infatti nel 2016, il 62% per cento dei bergamaschi ha eseguito il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il tumore del colon retto. Nella tabella nazionale tale percentuale segna il 43%.

La prevenzione ha avuto esito positivo (78%) anche delle donne bergamasche che hanno eseguito la mammografia per la diagnosi precoce del tumore al seno. Classifica nazionale: 55%.

L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), sostenuta da Bristol-Myers Squibb, sta eseguendo eventi, sul tema della prevenzione, in 16 città della durata di tre giorni: dal 28 al 30 aprile.

Stima del 2016 di nuovi casi di tumore in Italia:

  • 365.800 casi complessivi;
  • 189.600 negli uomini e 176.200 nelle donne.

Regione Lombardia:

  • 62.900 casi complessivi;
  • 32.600 uomini e 30.300 donne.

A Bergamo si registrano ogni anno circa 6.516 nuove diagnosi positive.

  • negli uomini, le neoplasia più frequenti sono quelle della prostata 729, del polmone 523, e del colon retto 407;
  • nelle donne quello del seno 847, colon retto 347 e polmone 205.

Mara AzziDSCF1266

«Occorre diffondere la prevenzione non soltanto la cura – ha sottolineato Mara Azzi, direttore generale dell’ATS di Bergamo – e i numeri dimostrano che a Bergamo sta funzionando, grazie anche agli screening di alto livello sia per l’adesione della popolazione sia per la qualità delle procedure.»

Anche gli stili di vita sono importanti per la prevenzione.

«C’è la prevenzione primaria – ha sostenuto Francesco Locati, direttore generale Asst Bergamo Est – che consiste nell’adozione di corretti stili di vita, dall’alimentazione sana al movimento, passando per l’eliminazione di abitudini dannose, come fumo e alcol

In Lombardia circa 564.720 persone vivono dopo la diagnosi di tumore, e due terzi delle quali guariscono definitivamente.

«…curare, però, vuol dire anche prendersi cura del paziente oncologico – ha ammesso Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti ospedalieri bergamaschi – ed è in questo contesto che la prevenzione gioca un ruolo determinante.…»

Carlo NicoraDSCF1268

«…siamo in prima linea nella cura del cancro – ha fatto presente Carlo Nicora, direttore generale dell’Asst papa Giovanni XXIII – per cui cerchiamo di offrire il migliore approccio possibile sul fronte della diagnosi e della terapia, mantenendolo per tutto il percorso di cura anche a domicilio…»

«Da più di dieci anni – Ha spiegato Elisabetta Fabbrini, direttore generale Asst bergamo Ovest – i nostri specialisti di Oncologia Medica intervengono nelle scuole superiori, incontrano i cittadini in vari Comuni della Bassa e svolgono un’intensa attività divulgativa, da quasi vent’anni, per la Rivista dell’Associazione amici di Gabry, che raggiunge ottomila famiglie della Bassa, medici di base e farmacie del territorio….»

Per tre giorni 28, 29 e 30 aprile, dalle ore 10,00 alle 19,00, gli specialisti oncologi sono sul pullman in Piazzale degli Alpini, a disposizione dei cittadini bergamaschi, per fornire loro informazioni e consigli utili in tema di prevenzione e cura dei tumori.

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