Per i reati di circonvenzione di incapace e millantato credito.
Segnalato inoltre all’A.G. un ispettore della Guardia di Finanza toscana che gli avrebbe fornito informazioni dalla banca dati del Corpo.
Bergamo 20 maggio 2017
La Guardia di Finanza di Bergamo ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del locale Tribunale, dr.ssa Federica Gaudino, nei confronti di un un falso prete, il quale si e’ reso responsabile dei reati di circonvenzione di incapace e millantato credito.
Vediamo come si sono svolti i fatti.
“Don Leo Scanderberg”: si faceva chiamare così lo pseudo religioso di origini pugliesi di 44 anni, che si presentava alle ignare vittime, il piu’ delle volte con disturbi di natura psicologica, inducendole a sborsare somme di denaro per non meglio precisate opere caritatevoli, oppure per “agevolarle” nell’ingresso nel mondo del lavoro, in virtù delle millantate conoscenze con alti prelati del Vaticano, esponenti politici e Funzionari dello Stato.
I Finanzieri bergamaschi del Nucleo di Polizia Tributaria, a seguito delle indagini coordinate dal locale Sostituto Procuratore, Dr. Gianluigi Dettori, hanno anche accertato svariati casi nei quali il falso sacerdote avrebbe officiato celebrazioni eucaristiche in abiti talari presso abitazioni private, nel corso delle quali avrebbe richiesto ed ottenuto somme di denaro che avrebbe dovuto destinare a persone in difficoltà economica, nonché a progetti assistenziali in Paesi africani, ma di fatto utilizzate per soddisfare i propri bisogni e vizi personali.
L’attività svolta dai militari ha consentito inoltre di segnalare all’autorita’ giudiziaria un Ispettore della Guardia di Finanza in servizio in Toscana (attualmente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), che avrebbe effettuato accessi abusivi alle banche dati in uso al Corpo al fine di ottenere informazioni da comunicare al falso prete, il quale le avrebbe strumentalmente utilizzate per concretizzare il proprio piano criminoso. Il malvivente pugliese è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Bergamo.
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