Un Centro servizi già attivo da giugno, una nuova Farmacia delle dimissioni che aprirà i battenti a settembre prossimo, ma soprattutto la sigla di un’intesa a dieci per fare rete e la sperimentazione di Piani individuali d’assistenza su un gruppo di pazienti fragili.
Così l’Asst Bergamo Ovest si candida al ruolo di gestore, previsto dalla legge 23 sulla presa in carico dei pazienti cronici.
Bergamo, 20 luglio 2017
Anche se l’ufficializzazione è avvenuta ieri 19 luglio, alla presenza dell’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, il Centro Servizi, collocato alle spalle del Cup, come ha ammesso Elisabetta Fabbrini, direttore generale, è attivo dal 5 giugno scorso, fornisce il servizio di dimissioni protette e sta sperimentando la presa in carico di un gruppo di pazienti cronici, per individuare, fin da subito, gli aspetti positivi, le eventuali criticità dell’organizzazione e avviare la necessaria collaborazione fra i medici curanti e gli specialisti ospedalieri. Questo è il senso della firma dei Piani assistenziali individualizzati che è stata messa subito dopo il taglio del nastro e la relativa benedizione dei locali, da due pazienti, da specialisti del polo ospedaliero, dal direttore dell’Unità di Nefrologia Emilio Galli e la dr. Eleonora Aiolfi dell’Unità di Cardiologia, entrambi afferenti al Dipartimento di Medicina, diretto da Maurizio Destro.
La giornata si è aperta alle 10,00, in Sala convegni, con la sigla dell’accordo quadro bilaterale che ha consentito ai firmatari, sette strutture e due associazioni di Rsa, di presentarsi alla candidatura come gestori e/o erogatori, forti di una rete territoriale in grado di assicurare la presa in carico dei pazienti cronici.
«L’aspetto che più caratterizza l’accordo quadro sottoscritto oggi – ha proseguito Elisabetta Fabbrini – è il passaggio dalla logica di competizione fra strutture, pubbliche o private, alla collaborazione, per rispondere con continuità e appropriatezza ai bisogni del singolo malato. I pazienti cronici e anziani, affetti da più di una patologia, richiedono competenze e servizi anche molto diversificati: solo collaborando fra realtà con mission diverse la risposta può essere davvero completa».
Hanno sottoscritto l’accordo i seguenti ospedali privati e accreditati, le associazioni rappresentative delle strutture sociosanitarie, i due Hospice e le due Residenze Sanitarie Disabili del territorio:
Istituti ospedalieri bergamaschi del Gruppo San Donato (Policlinico San Marco, San Pietro e Centro diagnostico di Treviglio); lstituto clinico Habilita di Zingonia; Ferb di Trescore Balneario; Rsd Casa Beato Luigi Guanella di Verdello; Hospice della Fondazione Opera San Camillo e della Fondazione Anni Sereni; Uneba – Federazione regionale Lombardia; Associazione San Giuseppe.
L’obiettivo di tali strutture sanitarie è farsi trovare pronti alla scadenza del 31 luglio, termine entro il quale candidarsi a gestori dei pazienti cronici. L’elenco dei soggetti idonei sarà definito da Ats Bergamo, poi la parola passerà ai cittadini, che potranno scegliere tra le varie realtà il proprio punto di riferimento tra quelli segnalati dall’Agenzia territoriale di Bergamo. Ciascun ente potrà essere sia gestore che erogatore, sia per tutte le aree di patologie sia per alcune soltanto.
«E’ un percorso in fieri – ha commentato Barbara Mangiacavalli, direttore socio sanitario dell’Asst Bergamo Ovest –: l’accordo siglato oggi infatti non pregiudica future nuove sinergie con realtà sanitarie e sociosanitarie, ma afferma l’avvenuto cambio culturale dal curare i sintomi al prendersi cura delle persone. Dalla pubblicazione dell’avviso per iscriversi nell’elenco degli idonei a gestori da parte di ATS, avremo 180 giorni per ampliare la rete dei partner».
Un ampliamento che potrà contare sulle manifestazioni d’interesse presentate all’Asst da un centinaio di enti della Bassa e dell’Isola, ma non solo. Inoltre sono stati siglati anche accordi fra strutture pubbliche, con l’Asst Bergamo Est e, per l’alta specialità, con il Papa Giovanni XXIII e gli Spedali Civili di Brescia.
All’assessore Gallera sono anche stati mostrati i locali che da settembre prossimo ospiteranno la nuova Farmacia delle dimissioni, struttura che dovrà gestire i farmaci erogabili solo in ospedale (il cosiddetto file F è la lista che li identifica), e le dosi per garantire la continuità terapeutica per le prime 48 ore dalla dimissione ospedaliera.
«Con 700 letti, due ospedali (Policlinico San Marco e San Pietro) e tre strutture poliambulatoriali – ha spiegato il professor Giancarlo Borra – gli Istituti Ospedalieri Bergamaschi rappresentano oggi la prima realtà privata ospedaliera della Provincia. Da sempre rispondiamo alle esigenze di cura del territorio, con circa 29.000 ricoveri l’anno, 1,6 milioni di prestazioni ambulatoriali e 680.000 prestazioni di Emergenza Urgenza».
«Ora siamo chiamati, grazie alle novità previste dalla riforma lombarda, a prenderci carico della cronicità da protagonisti, come gestori in prima persona. Un impegno che accettiamo volentieri e riteniamo di poter svolgere al meglio. Anche a nome dell’AIOP provinciale, siamo grati a ASST Bergamo Ovest e al suo direttore generale, dottoressa Fabbrini, per questa volontà di fare rete insieme», ha affermato il dottor Francesco Galli.
Queste sono le dichiarazioni dei rappresentanti degli Enti ospedalieri che hanno sottoscritto l’accordo quadro.
Roberto Rusconi, Presidente Gruppo Habilita
«La riforma sanitaria in atto è ambiziosa e difficile: in questo momento di estrema attenzione alla razionalizzazione della spesa, per un gruppo come il nostro, con un’importante componente di servizi territoriali, è quindi indispensabile e doveroso attivare al massimo la collaborazione con ASST e ATS».
Franco Cammarota, Amministratore delegato di Ferb Onlus:
«Ferb Onlus esprime il proprio plauso all’iniziativa che pone al centro dell’azione di Enti pubblici e privati e di Istituzioni il paziente in condizione di fragilità e cronicità e conferma la piena e concreta condivisione degli obiettivi regionali».
Valerio Mari, Vicepresidente RSD Monsignor Bernareggi:
«La Lavorare Insieme Cooperativa Sociale, che da più di 30 anni si occupa del Progetto di Vita di persone con gravi disabilità nella provincia di Bergamo, attraverso la progettazione e la gestione di filiere di servizi sociosanitari e socio-educativi, diurni e residenziali, ha ritenuto significativa l’occasione di aderire alla proposta di partenariato formulata dalla Asst Bergamo Ovest, relativa alla DGR 6551. In questo modo, candidandosi come erogatore di servizi, la Cooperativa avrà la possibilità di valorizzare il proprio portato esperienziale mettendo in evidenza la Residenza Sanitaria per Disabili “Monsignor Bernareggi” di Bonate Sotto».
Suor Anna Godasso, Superiora RSD Casa don Guanella:
«Sono favorevole alla creazione di questa filiera per la presa in carico dei pazienti cronici e fragili, come da Dgr della Regione Lombardia N. 6551 del 04/05/2017,
nell’ottica di un continuo miglioramento del servizio a supporto di queste fragilità».
Andrea Pantò, Amministratore Delegato Fondazione “Opera San Camillo”:
«Questa riforma impone un grande cambiamento per il Sistema Sanitario Regionale Lombardo e ha come obiettivo la maggiore vicinanza ai pazienti con patologie croniche che devono quindi trovare non solo un supporto sanitario e assistenziale, ma soprattutto una controparte che si “prenda cura” di loro costantemente e per lungo tempo. La coincidenza di questa proposizione con la nostra mission vede la Fondazione Opera San Camillo particolarmente motivata ad essere presente e a mettersi a disposizione per offrire assistenza e cure ai cittadini e poter contribuire attivamente all’evoluzione del nuovo modello».
Augusto Baruffi, Presidente Fondazione Anni Sereni:
«Condividiamo la cultura introdotta con la legge 23 da Regione Lombardia, che mira all’integrazione ospedale-territorio, e come Fondazione Anni Sereni intendiamo metterci in gioco, affiancando la vicina Asst Bergamo Ovest nella presa in carico dei pazienti cronici, in qualità di ente erogatore. All’ente gestore offriremo posti letto già esistenti di Hospice, ma saremo disponibili anche ad effettuare eventuali prestazioni sul territorio. Tutto ciò rientra nelle attività di collaborazione tra strutture sanitarie e socio-sanitarie finalizzate al miglioramento del sistema regionale al fine rendere più fruibili le prestazioni all’utenza».
Fabrizio Ondei, Presidente di UNEBA Bergamo:
«A nome anche dell’avvocato Luca Degani, presidente di UNEBA Lombardia, pur in una situazione di oggettiva complessità e difficoltà dei nostri Enti, apprezziamo la proposta dell’ Asst Bergamo Ovest per la definizione di un Accordo Quadro in ordine all’avvio della presa in carico dei pazienti cronici e fragili. Piena condivisione del documento da proporre ai nostri associati, quale auspicio di proseguo per un’aperta relazione con questa Asst».
Barbara Manzoni, Presidente Associazione San Giuseppe:
«L’Associazione San Giuseppe è un’associazione di case di riposo d’ispirazione cattolica ed è felice di poter partecipare a questo progetto, avendo la possibilità di veicolare gli intenti della riforma a tutti i suoi iscritti, in modo da efficientare la spesa e ottimizzare i servizi, nell’ottica della presa in carico e della centralità della persona in quanto tale. Il nostro obiettivo è quindi quello di avviare concrete iniziative di collaborazione in tal senso».