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Finanza RomaL’operazione delle Fiamme Gialle, denominata “Macroton”, ha svelato una frode fiscale riconducibile a società informatiche operanti nella città capitolina.

Roma 22 luglio 2017

Alcune società non pagavano le imposte evadendo totalmente l’IVA, anche attraverso lo scambio di fatture per operazioni inesistenti, per un volume complessivo di oltre 65 milioni di euro. In tal modo le società coinvolte nella frode (Vmc Trading S.r.l., Glam Lab S.r.l. e Hi Tech Distribuzione e Servizi S.r.l.) hanno abbattuto il costo di acquisto su prodotti elettronici e informatica, potendo praticare, slealmente, prezzi di rivendita bassissimi immettendo sulla piazza capitolina prodotti del famoso marchio “hi tech” (tablet, i-pad, consolle di gioco, ecc.) con effetti distorsivi sulla concorrenza.

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un sequestro preventivo di beni disposto dal G.I.P. del Tribunale capitolino, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

I patrimoni sotto sequestro sono riconducibili alle succitate società romane operanti nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti elettronici e di informatica, a capo delle quali sono risultate 7 persone con funzione di amministratori “di diritto” e altre 2 con funzioni “di fatto”, individuate nel corso delle indagini. Le investigazioni eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma nel corso del 2016, anche attraverso numerose perquisizioni in tutto il territorio nazionale, hanno consentito di svelare una strutturata dedita alla frode, attraverso la quale sono state evase imposte (IRES e IVA) per oltre 24 milioni di euro.

guardia-di-finanza-RomaAl centro del sistema illecito vi erano le anzidette società, intestate a “prestanome” che si sono succeduti nel tempo e che erano assolutamente estranei alle gestione di dette aziende.

Concluse le indagini dell’operazione delle Fiamme Gialle romane denominata “Macroton”, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 17 persone e sono state effettuate verifiche fiscali volte a recuperare i tributi evasi. Il sequestro odierno ha compreso immobili, quote societarie e disponibilità liquide, ed è stato eseguito a cautela del Fisco. Tra gli immobili sottoposti a vincolo vi è una villa ubicata a Valmontone (RM), magazzini e depositi siti in Roma (zone Anagnina e Morena), Ciampino (RM) e Labico (RM) nonché una struttura ricettiva della zona est della Capitale che gli autori della frode avevano simulatamente ceduto a un’impresa croata allo scopo di sottrarla a eventuali azioni di recupero dell’Erario: per questo gli indagati sono accusati anche del delitto di “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

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