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imagesAumenta la popolazione bergamasca, ma molta gente vive da sola.

In calo i giovani tra 18 e 30 anni, in aumento invece gli anziani ultra 65enni e gli stranieri. 

Forte calo si registra anche nei matrimoni tra le coppie bergamasche.

Bergamo, 11 agosto 2017


Attraverso numeri, dati e grafici la pubblicazione “Bergamo in cifre” si propone di offrire, in modo semplice e senza interpretazione, uno spaccato attuale della città.

Confermata la crescita demografica del comune orobico anche per l’anno 2016: sono infatti 120.518 i cittadini bergamaschi, dopo il calo osservato nel biennio 2013/2014.

Le famiglie con un solo componente, ammontando a 26.158 (45%), e costituiscono il gruppo più numeroso;

Seguono le coppie con figli, pari a 12.188, il 21%, mentre quelle senza figli sono 8.885 e costituiscono il 15% del totale;

Il 14% è invece rappresentato da nuclei mono genitoriali, ovvero costituiti con un solo genitore, e ammontano a 7.856, mentre si contano 2.807 famiglie non nucleari (quelle formate da parenti) con il 5%. Queste ultime sono le meno diffuse.

Il 40% degli anziani ultra sessantacinquenni, vive con il proprio coniuge senza figli. Il 33% di loro vive da solo e il 12% vive con il coniuge ed i figli. Gli anziani nei nuclei famigliari mono genitoriali, cioè formati da un solo genitore con almeno un figlio, rappresentano il 7% di tutta la popolazione della terza età.

Dal 1990 al 2017, la popolazione costituita da anziani ultra 65enni è aumentata di circa 10.000 unità; ciò trova riscontro nella migliore qualità di vita, alimentazione più idonea e cure più appropriate a cui si attengono gli anziani.

Un dato preoccupante sembra essere quello relativo al calo della popolazione giovanile bergamasca, in età compresa tra i 18 e 30 anni, il cui numero, nel 1991 era di 23.801 presenze, mentre a distanza di un quarto di secolo, è diminuito notevolmente segnando una presenza di sole 12.076 unità, un decremento di circa la metà. Dal 2006 il numero di tali giovani, dopo un modesto aumento, si assesta su un valore di poco superiore alle 15.000 unità, dovuto soprattutto al forte incremento di giovani stranieri (3.759), che segna un aumento di cinque volte superiore al loro numero rispetto al 1991, quando si contavano solo 666 presenze.

Dai dati emerge anche un forte aumento della popolazione straniera in generale, che nel 1999 segnava un totale di 4.037 presenze (3,5%), mentre nel 2017 gli stranieri sono 19.458, con un incremento di 15,421 persone.

Il numero e la percentuale della popolazione straniera si evince dal seguente elenco:

1. Bolivia 3.822 (19,6%); 2. Romania 1.789 (9,2%); 3. Ucraina 1.663 (8,5%); 4. Cina Popolare 1.335 (6,9 %); 5. Marocco 1.321 (6,8%); 6. Albania 997 (5,1%); 7. Bangladesh 983 (5,1%); 8. Senegal 586 (3,0%); 9. Filippine 491 (2,5%); Ecuador 472 (2,4%).

In forte calo anche i matrimoni che passano da 798 del 2003 a 461 del 2016.

Per quanto riguarda l’economia del comprensorio bergamasco, si contano 13.762 imprese registrate, 70 in più rispetto all’anno precedente: la categoria più numerosa è quella del commercio e della riparazione auto e motoveicoli di (3.249), seguita dalle attività immobiliari (2.008) e da quelle delle costruzioni (1.512).

In aumento anche i flussi turistici: 299.677 (gli arrivi in città, sono stati 16.500 in più rispetto all’anno precedente). Il numero complessivo di pernottamenti in città è stato di 563.884 (quasi 2 notti per ciascun visitatore).

246.302 persone hanno visitato i musei civici nel corso del 2016: di questi, 58.710 hanno visitato il Museo di Scienze Naturali, 31.015 l’Orto Botanico in Città Alta ,19.014 la sezione di Astino dell’Orto Botanico e 14.803 il Museo Archeologico. Grande affluenza anche al Teatro Donizetti, che nel 2016 ha registrato 80.548 spettatori: 3.328 in più rispetto al 2015 e ben 10.360 in più del 2014.

Assessore Angeloni

A commentare i numeri è l’Assessore all’Innovazione e alla semplificazione Giacomo Angeloni (nella foto), che spiega:

«Forse non sono così fondamentali nel riconoscere le cose e la realtà, ma sicuramente i numeri aiutano a comprendere il mondo e i cambiamenti che viviamo. L’appuntamento con Bergamo in Cifre è per noi del Comune di Bergamo un modo per fornire uno spaccato della città e dei suoi cittadini, per conoscere e comprendere i fenomeni che circondano e fare anche chiarezza sulla realtà nella quale siamo calati. È un modo per fare un passo indietro e guardare le cose da un po’ più lontano, con un po’ più di rigore e obiettività».

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