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2100 carte d’identità emesse in 6 settimane, il 30% delle quali è elettronico. Tempi di attesa azzerati grazie al servizio su prenotazione

Bergamo 28 agosto 2017 2.100 carte d’identità rilasciate in un mese e mezzo senza code né lunghe attese: è questo il bilancio positivo di luglio e della prima metà di agosto dell’ufficio anagrafe del Comune di Bergamo, il periodo di solito più “caldo” per il rinnovo del documento di identità, a ridosso delle vacanze estive.

Pare quindi funzionare il nuovo servizio di rilascio su prenotazione voluto dall’Assessore Giacomo Angeloni (nella foto) e lanciato nel mese di giugno, in concomitanza con l’avvio della sperimentazione della Carta d’Identità Elettronica: i tempi di attesa, che negli anni scorsi salirono anche a un’ora e costrinsero a correzioni nel servizio, sono quasi azzerati grazie alle nuove misure intraprese. L’88% degli utenti ha ottenuto la carta d’identità su appuntamento nelle ultime sei settimane, spendendo circa 15 minuti di coda, in media, negli uffici di Palazzo Frizzoni.

Delle 2100 carte d’identità rilasciate ai cittadini, quelle elettroniche sono state circa700 (solo il 30%).

«Gli utenti scelgono di rinnovare la carta d’identità in formato cartaceo – spiega l’Assessore ai servizi anagrafici Giacomo Angeloni poiché spesso, circa nel 60% dei casi, devono partire nei giorni successivi e non possono permettersi i tempi di attesa della carta d’identità elettronica, che impone 4-6 giorni lavorativi senza documento per permettere l’emissione e l’invio direttamente dal Ministero. Continueremo a lavorare in questa direzione – prosegue Angeloni – cioè migliorando il rapporto con i cittadini attraverso le nuove tecnologie e tagliando i tempi di attesa. I dati, soprattutto se li paragoniamo a quelli di altre esperienze di pubblica amministrazione (città come Milano e Roma hanno tempi di attesa per l’appuntamento che vanno da 1 a 3 mesi, a Bergamo meno di 2 giorni), ci dicono che il percorso che abbiamo intrapreso è quello giusto», conclude Angeloni.

Giacomo Angeloni racconta il lavoro dell’ufficio anagrafe delle ultime settimane: 

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