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 Nel nosocomio bergamasco sono nate due gemelline siamesi, nella mattinata di mercoledì 23 agosto scorso, tramite parto cesareo programmato a 35 settimane di gestazione

Bergamo, 28 agosto 2017

Nicola StrobeltL’intervento è durato quasi un’ora e mezzo ed è stato portato a termine dai ginecologi Nicola Strobelt, responsabile della Medicina materno-fetale del Papa Giovanni XXIII (nella foto), Stefano Comotti, Luisa Patané e Marco Carnelli; gli anestesisti Maurizio Candiano e Chiara Viviani, e le ostetriche Bruna Pasini, Jessica Sangaletti e Maria Teresa Asperti.

Modalità dell’intervento

E’ stata eseguita un’incisione longitudinale sull’addome materno e sull’utero a T rovesciata, quindi sia in orizzontale che in verticale, in modo da creare uno spazio sufficientemente ampio da consentire un’agevole estrazione di due neonati insieme.

Alla partoriente è stata somministrata un’analgesia combinata sia spinale che peridurale per garantire un miglior controllo del dolore, anche nel periodo post operatorio.

Il problema delle gemelline

Questo intervento risulta essere il primo al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Le gemelline siamesi sono uniti tra loro in una parte del corpo, in questo caso, in particolare, con una porzione di fegato in comune.

Immediatamente dopo la nascita, le neonate sono state assistite dagli operatori della Patologia neonatale guidati dal direttore Giovanna Mangili e dal suo vice, Maurizio Giozani, e dalle coordinatrici infermieristiche Vilma Ruggeri e Maria Fornoni.

Per consentire un’estrazione, un’assistenza e un trasporto in sicurezza delle neonate in terapia intensiva neonatale e non avendo nessuno degli operatori presenti assistito ad un parto siamese in precedenza, nei giorni precedenti l’intervento tutte le operazioni sono state simulate più volte.

Prognosi riservata per le neonate

La mamma sta bene. Le condizioni delle neonate sono stabili, ma la prognosi resta riservata. I medici non si sbilanciano sulle prossime fasi del percorso terapeutico.

Negli ambienti dell’ospedale vige il più stretto riserbo voluto dalla famiglia della puerpera. Quindi, al momento, non verranno diffuse ulteriori informazioni.

Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un’eccellenza “hub”

luigiFrigerioL’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è riconosciuto dalla Regione Lombardia come «hub» di terzo livello per l’assistenza pediatrica multidisciplinare del bambino critico, dalla nascita fino alla maggiore età. Nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Bergamo, diretto da Luigi Frigerio (nella foto), vengono alla luce più di 4 mila bambini ogni anno e quasi la metà delle gravidanze seguite presenta fattori di rischio. Quella in questione è la prima coppia di gemelli siamesi nata all’Ospedale di Bergamo.

In letteratura viene riportata un’incidenza di un caso ogni 200 mila nascite.

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