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Ricercatori centro Eneo Casaccia

Il disco solare, con una superficie di 88 metri quadri e diametro di 12 metri, produce energia elettrica sufficiente ad alimentare imprese, piccoli centri commerciali, supermercati e scuole

Roma, 29 settembre 2017

Il progetto, tutto italiano,sperimentato al centro ENEA della Casaccia, a Roma, prevede la produzione di energia elettrica da un disco solare con un diametro di 12 metri e una superficie di 88 metri quadri, interamente ricoperta di specchi solari, tramite l’integrazione di una micro-turbina ad aria, che permette di catturare dal Sole 70 kW di potenza raggiante che viene convertita fino a 15 kW di potenza elettrica.

Come funziona

Il sistema è costituito da un concentratore solare, ricevitore e micro-turbina ad aria. Il concentratore solare è circolare con parabolica riflettente, sul cui fuoco è posizionato il ricevitore a cavità composto di due “bicchieri” concentrici. I due bicchieri, al cui interno circola aria, sono inseriti l’uno dentro l’altro. Il concentratore riflette la radiazione solare sulla finestra del ricevitore che l’assorbe al suo interno, mentre l’aria circolante si scalda fino ad una temperatura di circa 800/900°C. Un compressore preleva l’aria esterna, la comprime a circa 3 atmosfere e la invia al ricevitore, il quale, tramite il calore solare riscalda il flusso d’aria che passa poi alla micro-turbina, dove si espande, mentre il calore residuo viene assorbito da un apparecchietto che lo recupera, prima che l’aria calda venga dispersa nell’ambiente. L’espansione dell’aria nella turbina permette al generatore ad alta frequenza di raggiungere la velocità di rotazione di circa 150mila giri/minuto, assicurando così una potenza elettrica in uscita compresa tra 3 e 15 kW.

Come sarà utilizzato

Il disco solare sarà utilizzato per produrre energia elettrica destinata a imprese, piccoli centri commerciali, supermercati e scuole, sia connessi che distaccati dalla rete elettrica.

differenze dal fotovoltaico

La differenza principale dal fotovoltaico sta nel fatto che, il disco potrà stoccare l’energia assorbita per trasformarla in elettricità a richiesta dell’utente, anche di notte e in mancanza di sole. L’impianto solare è stato finanziato nel 2013 con risorse dell’Unione Europea (5,8 milioni di euro) dal 7° Programma Quadro, e sviluppato nell’ambito del progetto OMSoP – Optimised Microturbine Solar Power System.

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