Gori: «….sono convinto che se vincerà il Referendum per l’autonomia della Lombardia ci saranno a disposizione più risorse e, molto probabilmente, non si pagherà più il ticket sanitario….»
Bergamo, 4 ottobre 2017
Sono stati presentati questa sera, presso l’auditorium biblioteca di Ranica, i Comitati in sostegno di Giorgio Gori al prossimo Referendum consultivo per l’autonomia della Lombardia del 22 ottobre prossimo. Essi comprendono la città di Bergamo, Valle Seriana, Scanzorosciate, Pedrengo e Seriate.
Ha introdotto Lorenzo Bruni, consigliere regionale PD, seguito da Iapoco Scandella anch’egli consigliere regionale del medesimo partito.
I Comitati sono costituiti nel modo seguente:
la proposta viene fatto online da un iscritto al partito, che si impegna a fare iscrivere altre 5 persone anche se non afferiscono al partito medesimo, con l’impegno di fare affluire al Comitato altre persone fino a raggiungere il numero di 25 iscritti. A questo punto il Comitato è costituito a tutti gli effetti.
Compiti dei Comitati:
1) i Comitati hanno contatti diretti con il candidato Gori e possono discutere direttamente con lui su tre eventuali questioni prioritarie che interessano la porzione di territorio ove essi risiedono;
2) tali Comitati sponsorizzano, inoltre, la candidatura al Referendum del primo cittadino di Bergamo attraverso la costituzione di banchetti, montati per la strada, discutendo con i passanti e distribuendo loro volantini elettorali del candidato da essi sostenuto;
3) i membri dei Comitati possono, infine, attraverso l’inserzione di post sui social, comunicare con eventuali simpatizzanti del Partito Democratico e consigliare loro il candidato da essi sostenuto.
«La Lombardia non solo è fatta di 12 provincie – ha commentato Giorgio Gori – ma anche di tanti borghi rurali, e ognuno di essi esprime i propri problemi. Abbiamo sempre puntato sulla gente dei capoluoghi, ma adesso vorrei che arrivassimo anche alle Province. Dando uno sguardo alla sanità lombarda ci sono molti dati positivi, però bisogna risolvere la questione delle tante persone che sono costrette ad attendere mesi, prima che venga loro accordata una visita, e sono costrette a rivolgersi a privati. Altri problemi che bisogna risolvere riguardano alcune categorie di pensionati, con redditi minimi, che vivono l’ultimo periodo della loro vita in difficoltà. E poi, ancora, una parte di giovani della nostra comunità non studia e non lavora. Via via però stiamo uscendo dalla crisi economica e ultimamente stiamo avendo qualche dato positivo anche per quanto riguarda l’occupazione giovanile. In Emilia Romagna si sono accordati da un lato i politici e dall’altro i rappresentanti degli imprenditori – ha proseguito Gori – portando delle vere innovazioni sia nel campo economico sia in quello sociale. Qui in Lombardia, io penso che occorre mettere più risorse nel settore della ricerca, servizi innovativi, formazione e competenza delle persone. Sono convinto che se vincerà il Referendum sull’autonomia della Lombardia, diventando a statuto speciale, ci saranno a disposizione più risorse e, molto probabilmente, non si pagherà più il ticket sanitario. Vi ringrazio di essere intervenuti a questa riunione – conclude il candidato – e cercherò di essere all’altezza della fiducia che mi state mostrando, mettendocela tutta».