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Tutta la casa, comprese le camere da letto, era ridotta a una serra non per la coltivazione di pomodori, bensì per quella delle piante di marijuana, utilizzando appositi aeratori e deumidificatori fissati ai muri e lampade a raggi ultravioletti

Como, 28 ottobre 2017

Svolgeva attività di pusher, un 43enne comasco disoccupato, e recidivo per lo stesso reato, arrestato dai Baschi verdi della Guardia di Finanza di Como nel corso di un blitz che ha portato alla scoperta di una coltivazione di marijuana “indoor” che si estendeva per tutta la superficie del suo appartamento.

Tutto è iniziato nel corso della normale routine dei controlli sul territorio, effettuata dalle Fiamme Gialle, i quali hanno notato in un’abitazione, non solo la caratteristica illuminazione delle lampade ultraviolette, ma anche le piante inconfondibili di marijuana, situate nel salotto, che si presentava impraticabile per via dei numerosi vasi, lampade e ventilatori (era presente solo un tavolo dove erano state poste delle foglie di diverso tipo pronte per l’essiccazione, nonché prodotti per la coltivazione), decidendo così di dare corso alla perquisizione personale e domiciliare vera e propria.

La camera da letto del soggetto si presentava illuminata da lampade UV, e aveva anche due grossi box destinati alla coltura di diversi tipi di marijuana.

Il “coltivatore indoor” sembra che non si limitasse soltanto alla coltivazione delle piantine di marijuana, infatti i militari hanno trovato anche 400gr. di hashish divisa in panetti, strumenti per il confezionamento, 600 euro in contanti (proventi dello spaccio), bilancini di precisione, manoscritti con i nomi dei clienti, 12 telefoni cellulari e 2 tablet, utilizzati per lo smercio della droga.

Le piante erano così numerose ed ingombranti che una di esse era stata posizionato persino a ridosso del letto matrimoniale nella stanza della madre settantenne del pusher, di fatto costretta a vivere in pochissimi metri lasciati liberi dalla coltivazione del figlio: addirittura in cucina sono state rinvenute altre piante e numerosi prodotti chimici per il trattamento e la coltivazione delle medesime. L’Autorità Giudiziaria comasca, sulla base di quanto rapportato dai Baschi Verdi, ha disposto immediatamente l’arresto del 43enne e il sequestro di tutto il materiale riconducibile allo spaccio delle sostanze stupefacenti.

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