La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente agli adulti con 65 anni d’età o più, ai bambini dai 6 mesi in su e agli adulti affetti da patologie croniche
Dal prossimo 6 novembre è inoltre disponibile la vaccinazione anti-pneumococco per i nati nel 1952.
Bergamo, 31 ottobre 2017
Dal 6 novembre al 13 gennaio 2018 è disponibile il vaccino antinfluenzale. La vaccinazione è fortemente consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per prevenire forme gravi e complicate di sindrome influenzale e ridurre la mortalità negli anziani over 65, soprattutto in quelli affetti da patologie croniche, e nell’età infantile. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta dunque, come è stato detto questa mattina, nel corso dell’incontro organizzato dall’Agenzia Tutela della Salute di Bergamo, un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia in parola e le sue complicanze.
Come da consuetudine annuale, tutti i soggetti con età uguale o superiore ai 65 anni e coloro che sono inseriti nei programmi ADI e ADP o sono allettati o disabili, potranno rivolgersi per la somministrazione gratuita della vaccinazione antinfluenzale ai propri medici di famiglia. Chi ha meno di 65 anni d’età e appartiene a categorie a rischio, potrà invece rivolgersi al Centro Vaccinale ASST di residenza nelle sedi e negli orari previsti dal centro stesso.
Quali sono i I vaccini disponibili presso gli ambulatori dei medici di famiglia o presso il Centro Vaccinale ASST?
- vaccino subvirionico, contenente antigeni di superficie dei virus influenzali;
- vaccino adiuvato, contenente antigeni di superficie emulsionati ad adiuvante oleoso MF59, indicato per adulti di età superiore a 65 anni;
- vaccino tetravalente, split contenente due ceppi A e due B di virus influenzali.
Dal prossimo 6 novembre è inoltre disponibile la vaccinazione anti-pneumococco per i nati nel 1952.
A chi è offerta gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale?
- Agli adulti con 65 anni d’età o più;
- ai bambini dai 6 mesi in su;
- agli adulti affetti dalle seguenti patologie croniche: a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma di grado severo, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica, la BPCO), malattie dell’apparato cardiocircolatorio (comprese cardiopatie congenite e acquisite), diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi obesi con BMI >30 e gravi patologie concomitanti), tumori, epatiti croniche, malattie renali con insufficienza renale cronica, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici, malattie neuromuscolari associate ad aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie.
- E ancora: bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica; persone conviventi con soggetti ad alto rischio che non possono essere vaccinati, persone ricoverate presso strutture sanitarie e socio-sanitarie per lungodegenti, medici e personale sanitario di assistenza, personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (certificati dal medico competente: allevatori, addetti all’attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti), forze di polizia e vigili del fuoco.
«Vaccinarsi è il modo migliore di prevenire e combattere l’influenza ‒ ha spiegato Mara Azzi, direttrice generale di ATS Bergamo (nella foto) ‒ e rappresenta un’importante protezione soprattutto per i soggetti a rischio come i bambini, gli anziani o le persone affette da malattie croniche. Ed è importante ripetere la somministrazione ogni anno perché il vaccino ha una protezione limitata nel tempo, pari a circa 6 – 12 mesi, e i virus influenzali mutano molto velocemente. Gli unici soggetti che non dovrebbero essere vaccinati sono: i bambini al di sotto dei sei mesi ‒ ha proseguito la dott. Azzi ‒ i soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico a una precedente somministrazione di vaccino o a uno dei suoi componenti o chi ha in corso una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre. In questi casi, meglio rimandare la vaccinazione a guarigione avvenuta. Rappresentano, invece, false controindicazioni: l’allergia alle proteine dell’uovo ‒ ha concluso la direttrice ‒ con manifestazioni non anafilattiche, malattie acute di lieve entità, infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite».
L’incontro odierno è stato, inoltre, occasione per fare chiarezza rispetto a dubbi e paure legate a eventuali effetti indesiderati dei vaccini antinfluenzali. I medici presenti hanno spiegato che si tratta di preparati che contengono solo virus inattivati o parti di questi ultimi innocui, pertanto, non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali o di altre patologie acquisite. Possono comunque verificarsi effetti collaterali come reazioni locali, dolore, eritema, gonfiore nel sito di iniezione nonché febbre, mialgie, con esordio da 6 a 12 ore dalla somministrazione della vaccinazione e della durata di 1 o 2 giorni. Molto più raramente, invece, possono presentarsi episodi di trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici. Non è stata invece dimostrata l’associazione tra vaccinazione e sindrome di Guillain Barrè.
«Il vaccino è indicato per tutti i soggetti che desiderino evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni ‒ ha dichiarato Giancarlo Malchiodi, direttore dell’UOC Medicina Preventiva nelle Comunità, Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS Bergamo (nella foto) ‒ . E non ci sono dubbi rispetto alla qualità: i vaccini vengono controllati durante la produzione ‒ ha aggiunto Malchiodi ‒ e prima dell’immissione in commercio poiché devono soddisfare gli standard previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e i criteri imposti dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Sono dunque il mezzo più efficace e sicuro ‒ conclude il direttore ‒ per prevenire l’influenza e ridurne le sue complicanze».
Per saperne i più sui vaccini
Per quanto riguarda la vaccinazione dei bambini è consigliabile consultare #CrescereInSalute, la sezione del portale di Ats Bergamowww.ats-bg.it, curata da pediatri di famiglia e pediatri ospedalieri della rete pediatrica della provincia di Bergamo in coordinamento con Ats Bergamo. Accedendo alla pagina web “crescere in salute” si ha la possibilità di consultare numerosi documenti scientifici e approfondimenti sia in formato testuale che video, suddivisi in dieci aree tematiche che ripercorrono i principali settori d’interesse dall’adolescenza all’alimentazione, dalle allergie alle vaccinazioni non dimenticando temi importanti come bambini e bambine del mondo, emergenza e urgenza, sicurezza, malattie, stili di vita corretti e la scuola. Tutto questo senza inciampare in “fake news” grazie a un’informazione sicura, corretta e certificata dalle più autorevoli società scientifiche pediatriche locali e nazionali.