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Il laboratorio era all’interno di un vecchio magazzino di via Mangili, quartiere di Boccaleone, dove lavorava un’intera famiglia cinese priva di residenza.

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Bergamo, 30 novembre 2017

La Polizia Locale di Bergamo, verso le 14 di oggi pomeriggio, durante un controllo di un ex magazzino, in via Mangili nel quartiere Boccaleone, fa un’insolita scoperta: un laboratorio tessile abusivo, in un vecchio magazzino, dove prestava la loro opera, con sei macchine da cucire, un’intera famiglia cinese con regolare permesso di soggiorno, ma senza residenza.

Gli agenti hanno sequestrato 20 scatoloni di lavorato tessile e sanzionato la famiglia per esercizio dell’attività artigiana senza l’annotazione della qualifica nel registro delle imprese (L.R. nr. 73 del 16.12.1989); dopo di che hanno segnalato il fatto al Dipartimento Luoghi di Lavoro dell’ATS di Bergamo, che ha avviato un procedimento penale ai sensi del Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81/2008).

Spetterà poi all’Ispettorato del lavoro fare le opportune verifiche per quel che riguarda il lavoro in nero.

Il lavoro della Polizia Locale si rende prezioso anche nei casi come quello in questione, soprattutto nei controlli degli spazi commerciali come quelli dove si somministrano alimenti e dove si rivendono alimentari etnici, garantendo sicurezza ai consumatori.

Un altro settore importante, oggetto di controllo degli agenti urbani, è dedicano alla “ludopatia”, ovvero la dipendenza dal gioco d’azzardo, un business che vale il 4% del Pil nazionale. Nel 2016 gli italiani hanno giocato 96 miliardi di euro in slot, videolottery, Gratta e Vinci, lotterie e scommesse.

Sempre nel 2016, la Polizia Locale di Bergamo ha effettuato in città più di 3500 controlli di locali con slot-machine, che hanno portato a ben 91 sequestri di materiale e a ben 390 violazioni accertate.

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