Le ASST Papa Giovanni XXIII e Bergamo Ovest, sono state premiate con 3 e due bollini rosa, assegnati da ONDA, per l’attenzione mostrata alle donne e l’impegno nella promozione della medicina di genere, che li ha distinti per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
Bergamo, 5 dicembre 2017
L’ ASST Papa Giovanni XXIII ha ricevuto oggi da Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna, 3 Bollini Rosa, e quella di Bergamo Ovest ne ha ricevuto 2, per il biennio 2018-2019. I Bollini Rosa, da uno a un massimo di tre, sono il riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne. Tra le novità del Papa Giovanni emergono, per questa edizione, i percorsi dedicati all’assistenza alle pazienti affette da sclerosi multipla, che potranno ricevere assistenza in gravidanza e allattamento. Fa anche parte di dette novità un ambulatorio dedicato alle donne affette da morbo di Parkinson e percorsi per il rischio ictus riservati alle donne. Sul fronte dell’Oncologia ginecologica figura tra i servizi di nuova attivazione la prevenzione eredo-familiare per i tumori alla mammella e all’ovaio. Si confermano il percorso diagnostico-terapeutico per le neoplasie della cervice uterina, a partire dalla prevenzione con vaccinazioni per il Papilloma Virus (HPV), il trattamento chemioterapico intraoperatorio per le neoplasie all’ovaio e la radioterapia intraoperatoria per i tumori al seno. Molte le novità anche nel Dipartimento Materno-infantile, con l’attivazione di un progetto di screening per prevenire e affrontare tempestivamente la depressione post partum, i programmi e le campagne di promozione e sostegno dell’allattamento al seno per il neonato prematuro e per quello a termine, l’avvio della banca del latte materno donato a favore delle madri di bimbi prematuri. Sono iniziative che rafforzano l’impegno pluridecennale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII nella cura dei neonati e delle neo-mamme e che aggiungono valore alla presenza di strutture quali la Terapia intensiva neonatale, la disponibilità di strumenti per l’esame della ecocardiografia fetale, le procedure come la gestione del codice rosso in sala parto. Si confermano le iniziative attive da diversi anni a favore delle donne, dal percorso diagnostico terapeutico per le pazienti con diabete gestazionale e con diabete di tipo 1, a quello per la preservazione della fertilità e per le donne vittime di violenza, fino agli ambulatori integrati per le mamme che necessitano di terapia psicofarmacologica in gravidanza e nel post parto.
«Si tratta di un prestigioso riconoscimento che da tanti anni ci accompagna lungo un percorso continuo di miglioramento dei servizi offerti alle donne – ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – che ci porta a definire percorsi sempre nuovi dedicati al genere femminile per tante malattie. Ci confermiamo inoltre come centro di riferimento per patologie tipicamente femminili – ha aggiunto Nicora – come la sclerosi multipla e i tumori ginecologici o alla mammella, emergendo in contesti particolari come la violenza e la cura della mamma e del bambino».
All’ASST Bergamo Ovest, tra le iniziative particolarmente significative sono state segnalate la gestione multidisciplinare per le donne con diabete gravidico o pregravidico, fino al follow up dopo il parto; osteoporosi e problematiche metaboliche e tiroidee in gravidanza. Grande attenzione poi è stata dimostrata all’educazione alimentare con la proposta di ricette salutari (anche per i dipendenti), e un ambulatorio nutrizionale per le donne con tumore alla mammella (già Best Practice Onda 2016). Il progetto “Mi rispecchio” (trucco e parrucca per le pazienti oncologiche) e il supporto psicologico per le pazienti reumatiche arricchiscono i percorsi diagnostico terapeutici. Un discorso a sé merita il percorso Rosa: integrato fra ospedale, consultori e CPS, prevede accoglienza dedicata con operatrici formate e con kit per i riscontri e di primo conforto per le donne che giungono in Pronto soccorso. Oltre a una mostra permanente all’ospedale di Treviglio, un corso Fad sul valore della differenza di genere e a iniziative di sensibilizzazione sul territorio, l’ASST Bergamo Ovest si distingue per la creazione di una rete inter-istituzionale (ASST, ATS, Forze dell’Ordine, Centro Antiviolenza , Comune Treviglio, ambiti), per la collaborazione con il Centro ascolto uomini maltrattanti AEPER, fino a “Progettare la parità in Lombardia” che coinvolge varie istituzioni e vede Onda come capofila.
Elisabetta Fabbrini, direttore generale dell’ASST Bergamo Ovest, ha ritirato il premio a Roma assieme al direttore socio sanitario Barbara Mangiacavalli, e ha commentato così il riconoscimento ricevuto:
“Un riconoscimento che è una conferma dell’attenzione che i nostri professionisti danno alla salute al femminile. Ogni anno riusciamo a portare nuove iniziative e la nostra presenza alla cerimonia ha voluto significare l’impegno della Direzione e uno stimolo per proseguire su questa strada. Le donne sono spesso al centro della cura – ha proseguito Fabbrini – ma anche spesso pazienti di alcune patologie croniche, come quelle neurologiche o reumatiche. Offrire percorsi dedicati e insegnare corretti stili di vita alle donne – conclude la dirigente – aiuta e sostiene tutta la famiglia».
I bollini rosa nell’anno del decennale La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande suddivise in 16 aree specialistiche. Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura, considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.