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Maroni: «È una decisione personale per cui chiedo rispetto. Per quanto riguarda le politiche, sono a disposizione se qualcuno dovesse pensare che io possa essere utile»

 

Milano, 8 gennaio 2018

Roberto Maroni ha deciso di non candidarsi alle prossime elezioni regionali in Lombardia. La decisione dell’attuale governatore della Lombardia è scaturita nella riunione di giunta tenutasi al Palazzo della Regione, sostenendo che la sua decisione è stata presa sulla base di motivi personali, e ha fatto il nome dell’ex sindaco di Varese, Attilio Fontana, come il candidato giusto per sostituirlo alle elezioni del prossimo 4 marzo, contemporanea con quelle Politiche.

Anche il segretario della Lega Matteo Salvini sarebbe d’accordo per la candidatura di Fontana, il quale oltre ad essere stato sindaco di Varese per 10 anni è stato anche presidente del Consiglio regionale lombardo.

Nel centrodestra, in sostituzione di Maroni, si erano fatti i nomi della Gelmini, di Forza Italia , per la quale c’è stato il disaccordo di Salvini, e del leghista Giancarlo Giorgetti, ma poi è stato deciso di candidare Fontana. Nel corso della riunione con la stampa, il presidente Maroni ha tracciato un bilancio di 5 anni di governo regionale, vantando il successo del Referendum sull’autonomia della Lombardia dello scorso mese di ottobre.

«È stata una legislatura molto importante e impegnativa – ha commentato Roberto Maroni – condotta senza lesinare impegno da parte mia. Abbiamo ottenuto risultati significativi. Confermo che non mi ricandiderò alla guida della Regione Lombardia, decisione personale che ho preso in piena autonomia che ho condiviso con il segretario Salvini e Berlusconi tempo fa, ma che abbiamo convenuto di non comunicarlo fino a ieri. Decisione che ho preso per motivazioni personali – ha proseguito il presidente – non c’entrano la salute né altre questioni. È una decisione mia personale, per la quale chiedo rispetto. Con la politica ho una lunga storia d’amore, che nasce con Bossi e dura da un quarto di secolo. Una storia di impegno nelle istituzioni: come tutte le storie d’amore non finirà mai, ha concluso».

Alla domanda di cosa ne pensasse dei pentastellati e di Luigi Di Maio, Maroni ha risposto: «Di Maio per me è una Raggi al cubo. Se dovesse andare Di Maio al governo io temo che l’Italia possa finire come spelacchio».

Questo, infine, è stato il commento di Giorgio Gori, che ha scritto su Facebook: Roberto Maroni ha deciso di non ricandidarsi alla presidenza della Regione Lombardia, il mio avversario è sceso dal ring.
In questi mesi, ogni giorno, ho lavorato sul nostro progetto, mi sono preparato, ho studiato, immaginando di dovermi confrontare con lui. Una sfida tosta, mica una passeggiata, che nonostante i pronostici ho però sempre pensato di poter giocare fino in fondo. E invece non sarà lui.

L’ufficializzazione della candidatura di Fontana potrebbe avvenire da un momento all’altro.

 

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