Il 27 gennaio ricorre la celebrazione della Giornata della Memoria, istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto e onorarne collettivamente il ricordo di quell’immane tragedia
Bergamo, 24 gennaio 2018
La Provincia di Bergamo con il settore Cultura promuove per l’occasione diverse iniziative che fanno capo al progetto internazionale “Dialoghi intorno a Delbo” organizzato dall’Isrec su Charlotte Delbo, grande scrittrice del XX secolo, resistente e sopravvissuta ad Auschwitz, e che farà del tema della memoria della deportazione un’occasione di scambio e dialogo europeo.
«Siamo contenti di questa nuova collaborazione con l’Isrec in favore dei giovani – ha dichiarato il presidente della Provincia Matteo Rossi –. Nel settantesimo della nostra Costituzione abbiamo una volta di più il dovere di trasmettere la memoria di ciò che è stato e ricordare le radici antifasciste della nostra Repubblica».
Programma:
Film “Una volta nella vita” e corso per insegnanti
Auditorium Liceo Mascheroni
Giovedì 25 gennaio
Al mattino, alcune classi del Liceo Mascheroni, dell’Istituto Pesenti e dell’Istituto Caniana, accompagnate dai docenti, assisteranno alla proiezione del film “Una volta nella vita”. L’evento, voluto dalla Provincia e organizzato in collaborazione con i tre istituti scolastici, si svolgerà nell’Auditorium del Liceo Mascheroni.
Ambientato nella banlieu di Créteil, a sud-est di Parigi, il film racconta una vicenda reale di una classe multiculturale del difficile liceo Léon Blum, che partecipa a un concorso nazionale di storia dedicato al destino dei bambini e degli adolescenti nel sistema concentrazionista nazista. Il progetto otterrà il riconoscimento nazionale, vincendo il primo premio, ma soprattutto sarà un’occasione nuova e del tutto originale per accendere interesse e sensibilità tra gli adolescenti problematici di una scuola francese attraversata da incomprensioni religiose, conflitti sociali e solitudini. L’incontro con la memoria della Shoah avrà un impatto indelebile sulla vita dei ragazzi, tra cui su Ahmed Dramé che contatterà il regista Marie-Castille Mention-Schaar per rievocare con lei gli anni di liceo e fornirle gli elementi per la realizzazione del film.
È possibile insegnare la Shoah oggi nelle scuole intercettando l’attenzione e il vissuto dei nuovi studenti? Per il consigliere provinciale delegato alla Cultura Alberto Vergalli
«L‘esperienza virtuosa raccontata in questo documentario ci dice che, forse, basta semplicemente far uscire dall’anonimato, imposto dai carnefici, alcune delle giovani vittime, ridando loro un’identità, un volto, un futuro irrimediabilmente interrotto; e allora il destino di ciascuno diventa un esempio per tutti. Il film – continua Vergalli – pone al centro il tema della trasmissione della memoria che, in una società in continuo cambiamento (tecnologico, sociale, etnico), deve essere non solo testimoniata ma rinforzata e rinvigorita attraverso la condivisione. Saper condividere con le nuove generazioni, multietniche e multi esperienziali, il significato tragicamente più profondo e universale dei fatti e delle tragedie accadute – conclude il consigliere – è un monito per tutti perché mai più in nessuna parte del mondo si possano ripetere».