Per la maggioranza dei giovani del Nord Italia, lo sport aiuta a veicolare un sentimento di rispetto verso gli altri (83,5%), mentre per quelli del Sud è ritenuta più importante la competizione (41,9 %)
Mlano, 12 marzo 2018. Gillette, marchio leader nel campo della rasatura e del grooming, ha commissionato a Ipsos una ricerca nell’ambito del programma «Gillette Giovani Promesse», evidentemente dello sport, per indagare quale sia il rapporto tra italiani e lo sport medesimo.
Dai risultati è emerso che i giovani residenti al Nord Italia sono dei veri sportivi: per l’83,5% di loro, lo sport aiuta a veicolare un sentimento di rispetto per gli altri, mentre la competizione pesa appena per il 30%, diversamente da quanto accade al Sud, dove questo aspetto è ritenuto molto più importante per 41,9% dei giovani meridionali.
Altra peculiarità per gli sportivi del Nord è il rapporto con il mister che viene ritenuto una figura di riferimento non solo per la disciplina sportiva che si pratica, ma anche per gli insegnamenti di vita che è capace di trasmettere. Il 96,3% dei giovanissimi, infatti, identifica nel mister colui che trasmette lo spirito di squadra, il senso della disciplina e della responsabilità (93,9%) a cui si aggiunge un dato, piuttosto sorprendente,ovvero il «saper perdere», che ha ottenuto una percentuale di preferenze di ben il 91,1%. Non è così per i residenti del Centro Italia che attribuiscono allo spirito di squadra e al saper perdere rispettivamente il 52,7% e il 52% delle preferenze.
Ma ciò non è tutto: i ragazzi settentrionali che fanno sport sono molto attenti al look e all’aspetto estetico. Fare attenzione alla linea vale il 55,3% delle preferenze e interpellati sui principali valori che associano allo sport dichiarano per il 31,9% l’importanza della cura del fisico.
Gli sportivi del meridione e delle isole, invece, confermano l’importanza nel fare attenzione alla linea ma con preferenze inferiori (il 42,5%), anche se il 43,8% punta ad avere un fisico atletico.
A commentare l’indagine è il fuoriclasse Arrigo Sacchi (nella foto), ex commissario tecnico della Nazionale italiana, che dichiara: «Ragazzi, puntate a diventare delle persone migliori, più che dei campioni. La tecnica e la prestanza fisica, col tempo possono svanire, ma ci sono valori che lo sport insegna e che durano per tutta la vita».