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Rossi: «Province più forti per un territorio più forte. La collaborazione è la strada maestra per recuperare maggiori finanziamenti»

 

Bergamo, 18 aprile 2018 – Questa mattina una delegazione dei presidenti delle Province Lombarde ha incontrato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Al centro dell’incontro i temi dello sviluppo territoriale e il rafforzamento delle istituzioni provinciali.

Il presidente Rossi ha avanzato al governatore Fontana la proposta di un nuovo patto per il territorio su tre punti essenziali: lavoro, infrastrutture e politiche per la montagna.

«Più forti saranno le Province, più forte sarà il territorio – ha detto Matteo Rossi – soddisfatto per l’esito dell’incontro. Si apre una fase utile a superare gli errori fatti sugli enti locali in questi anni. Abbiamo bisogno non solo di più risorse, ma anche di continuare un lavoro di semplificazione di tante società, enti, consorzi, autorità che possono essere accorpati alle Province. A questo rafforzamento amministrativo non può che corrispondere anche un maggior ruolo politico e una legittimazione diretta dei cittadini, quantomeno del Presidente. Entro l’estate si dovrà definire il futuro dei centri per l’impiego e delle politiche attive del lavoro. Riteniamo importante che in virtù di un principio di sussidiarietà e per le buone pratiche consolidate negli anni queste funzioni rimangano delegate ai livelli territoriali – ha aggiunto Rossi – ma sottolineiamo altresì lo stato di grave precarietà in cui versano rispetto al numero di dipendenti. Abbiamo pertanto proposto il trasferimento alle Province di risorse per incrementare di almeno il trenta per cento il personale attualmente in organico. Al tempo stesso riteniamo urgente che, accanto alle risorse per i percorsi di formazione orientata alla ricollocazione, siano previste nei bandi regionali sulle politiche attive anche incentivi per l’assunzione da parte delle imprese delle persone over cinquanta cessate dal lavoro a seguito di crisi aziendali».

Una linea condivisa questa dal Presidente della Regione che ha individuato nelle Province i veri registi delle politiche territoriali.

Per ciò che concerne le infrastrutture, Rossi ha sottolineato come il Patto per la Lombardia sia stato capace, anche per come impostato nel metodo di condivisione territoriale, di aprire una stagione di investimenti decisivi per lo sviluppo territoriale: rondò dell’autostrada, rotatoria di Ponte Nossa, Trescore-Entratico, intervento sul nodo di Pontesecco, variante di San Sosimo, variante di Verdello, nuovo ponte in Val Taleggio, sono tra le opere su cui la collaborazione tra Provincia, Comuni, Regione e Governo nazionale ha permesso di portare sul territorio decine di milioni di finanziamenti.

«Occorre aprire la ‘fase due’ di quel patto – ha proseguito il presidente definendo le opere strategiche per ciascun territorio e verificando le risorse necessarie e disponibili a livello nazionale, regionale e territoriale, anche a fronte di una ritrovata capacità di programmazione pluriennale da parte delle Province. La collaborazione è la strada maestra per recuperare maggiori finanziamenti. Noi mettiamo sul tavolo alcune priorità, penso al co-finanziamento del tram per la Val Brembana, alla variante di Cerete, alla Sp 91, la tangenziale di Boltiere e la Terno-Calusco, ma l’importante è darci una programmazione pluriennale condivisa».

Accanto ai temi delle infrastrutture e del lavoro sono state avanzate altre proposte sui temi del trasporto pubblico, dell’urbanistica e della montagna.

«Crediamo che sia positivo che nelle deleghe dell’assessore Sertori siano tenuti insieme i temi degli enti locali, della montagna e dell’energia. A Bergamo abbiamo un’agenda condivisa sulle politiche per la montagna frutto del lavoro degli Stati Generali e dell’Osservatorio, serve che venga finanziata con le risorse delle grandi derivazioni idriche – ha concluso Rossi – come scritto nei programmi elettorali di gran parte delle forze politiche».

Molte Province stanno cominciando l’iter per i nuovi piani urbanistici, è stato sottolineata l’urgenza di una normativa regionale capace di incentivare la riqualificazione delle aree dismesse. Infine, nel mese di maggio, nell’approvare il piano di bacino per il Tpl, l’Ente di via Tasso indicherà una serie di migliorie per i trasporti scolastici, serali e turistici. Con Regione Lombardia le Province hanno poi condiviso una serie di battaglie da fare insieme nei confronti delle istituzioni nazionali, a partire dalla prossima legge di bilancio dove non è più rinviabile la definizione di una piena autonomia fiscale delle istituzioni provinciali.

Le tasse ad oggi incamerate dalle Province sarebbero sufficienti ad una piena operatività se solo non venissero svuotate dal contributo alla finanza pubblica dal quale in questi anni sono state oltremodo penalizzate.

Si è discusso infine di una possibile proroga degli attuali organi per permettere al parlamento la revisione della legge Delrio, sia per rimediare alle numerose incoerenze presenti nella legislazione attuale sia per un generale rafforzamento politico delle istituzioni locali.

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