L’elevata purezza dell’enorme quantitativo di eroina, sequestrata dai finanzieri, avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato, con un solo corriere, oltre 250.000 dosi che avrebbero fruttato ai trafficanti guadagni per oltre due milioni e mezzo di euro
Roma, 12 maggio 2018 – la GdF della capitale, nel corso di un controllo all’Aeroporto di Fiumicino, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha scoperto un’ingente quantità di stupefacente (11 chili di eroina purissima) nel bagaglio di un finto manager pakistano che è stato immediatamente arrestato.
Il narcotrafficante, in transito allo scalo romano proveniente da Abu Dhabi (Emirati Arabi) e diretto in Spagna, agiva nelle vesti di un impeccabile, ma finto imprenditore mediorientale, e pur ostentando estrema sicurezza e preparazione professionale di tutto punto, ha attirato ugualmente l’attenzione delle Fiamme Gialle che procedevano, senza indugio alcuno, a ispezionare il suo bagaglio.
L’attento e minuzioso controllo, eseguito dai militari e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, ha consentito di scoprire, all’interno di un ingegnoso doppiofondo, ricavato nelle pareti del bagaglio e perfettamente sigillato, delle buste contenenti la polvere bianca, pronta a “partire” verso le rinomate e frequentate spiagge dell’Andalusia.
Tale sequestro pone l’attenzione su un fenomeno sempre più crescente e preoccupante del ritorno, oramai verificato da altre recenti operazioni effettuate anche presso lo scalo “Leonardo da Vinci”, al consumo di una droga che, per effetti e danni causati, non ha eguali: l’eroina, c.d. droga pesante in quanto genera più rapidamente assuefazione, creando una forte dipendenza sia fisica che psichica.
La recrudescenza del fenomeno è preoccupante anche dal punto di vista sociale: negli ultimi anni si è assistito ad un consumo sempre maggiore di cocaina, considerata, un tempo, la “droga dei ricchi”; oggi, invece, nello spaccato di una realtà caratterizzata dalla crisi economica, è divenuta la “droga dei poveri”, in quanto lo stupefacente viene venduto a costo molto basso, al dettaglio anche 10 euro per una dose, favorendo la sua diffusione soprattutto tra i più giovani.
L’elevata purezza dell’enorme quantitativo di eroina, sequestrata dai militari, avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato, grazie al viaggio di un solo corriere, oltre 250.000 dosi che avrebbero garantito ai trafficanti guadagni per circa due milioni e mezzo di euro.
La suddetta operazione conferma l’impegno profuso della Guardia di Finanza, in questo caso di quella romana, a tutela dei cittadini, e al contrasto di ogni forma di criminalità.