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Un bando per la ricerca indipendente, che non ha eguali in Italia, ha finanziato progetti di ricerca per 800 mila euro, messi a disposizione dall’Ospedale di Bergamo e dalla Fondazione per la ricerca Ospedale di Bergamo FROM che quest’anno compie 10 anni

Bergamo, 17 maggio 2018 – In occasione della serata per la celebrazione dei 10 anni della Fondazione di Ricerca Ospedale di Bergamo FROM, sono stati premiati 9 progetti di ricerca indipendente che verranno attivati all’Ospedale di Bergamo nei prossimi mesi.

In totale il finanziamento è pari a 800 mila Euro che l’Ospedale Papa Giovanni (550 mila euro) e FROM (250 mila euro) hanno destinato ai migliori progetti di ricerca, selezionati tramite un bando interno e scelti da Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, Gruppo italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, ente terzo a garanzia di trasparenza.

Vediamo di che cosa si tratta

Trattasi di un’iniziativa che non ha uguali in Italia per un ospedale pubblico che non sia un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un ospedale universitario.

Presenti alla manifestazione l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, il professor Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri; Nino Cartabellotta, e Carlo Nicora, direttore generale ASST Papa Giovanni XXIII e presidente della FROM, che hanno dialogato sull’importanza della ricerca indipendente per rispondere alle domande che nascono al letto del paziente.

«Cura e ricerca sono due facce della stessa medaglia – ha commentato Carlo Nicora –. Al Papa Giovanni XXIII crediamo profondamente nella ricerca come strumento per motivare i nostri operatori e offrire ai nostri pazienti le cure migliori in tempi rapidi. Per questo abbiamo scelto di finanziare – ha proseguito – con un’iniziativa unica per un ospedale pubblico italiano, alcuni tra i progetti più promettenti che verranno realizzati nei prossimi mesi per dare il prima possibile, al letto del paziente, risposte nuove, appropriate ed efficaci ai loro bisogni di salute».

Questi i progetti che hanno ricevuto il finanziamento:

1.Filtrazione di citochine durante HOPE per trapianto di fegato – Studio randomizzato controllato monocentrico

Principal investigator: Michele Colledan, Direttore Chirurgia Generale 3 – Dipartimento Chirurgico. Scheda progetto: nel circuito di perfusione del fegato destinato al trapianto si introducono dei filtri, che estraggono dal liquido in cui l’organo è immerso, le citochine, mediatori dell’infiammazione che concorrono a provocare il danno da ischemia che si genera nell’organo prelevato, danno possibile durante la conservazione e dopo l’impianto nel ricevente (ischemia da trapianto). L’obiettivo dello studio è quello di valutare la fattibilità e la sicurezza della tecnica e determinare se sia in grado di migliorare la funzione del fegato immediatamente dopo il trapianto.

2. Valore diagnostico della Risonanza Magnetica Multiparametrica (mpMR) nel follow-up dei pazienti con tumore della prostata a basso rischio di progressione, inseriti nel protocollo PRIAS di Sorveglianza Attiva

Principal investigator: Marco Roscigno – Urologia – Dipartimento Chirurgico. Scheda progetto: analisi della sensibilità e del valore predittivo della Risonanza Magnetica Multiparametrica per limitare il numero di biopsie prostatiche di controllo o il numero di prelievi necessari, con conseguente riduzione dei rischi per il paziente con tumore della prostata a basso rischio di progressione

3.Vanco-MAF. Vancomicina orale per il trattamento delle Malattie Autoimmuni del Fegato – Studio interventistico randomizzato

Principal investigator: Lorenzo D’Antiga Direttore Pediatria – Dipartimento Materno Infantile e Pediatrico. Scheda progetto: ai giovani pazienti affetti da Malattie Autoimmuni del Fegato (MAF) che coinvolgono le vie biliari, si aggiunge alla terapia standard un principio attivo somministrabile per via orale, la Vancomicina, per valutare se l’effetto immunomodulante del farmaco sia in grado di rallentare o interrompere il decorso di queste malattie, che portano irrimediabilmente all’insufficienza epatica e al trapianto di fegato.

4.RARE: Rapid Analysis for Rapid carE Diagnosi urgente di malattie genetiche rare in pazienti in età pediatrica in condizioni critiche ricoverati in terapia intensiva neonatale e pediatrica

Principal investigator: Maria Iascone Responsabile Servizio Medicina di laboratorio 4 Citogenetica e Genetica Medica Dipartimento di Medicina di Laboratorio. Scheda progetto: pazienti pediatrici complessi, con diagnosi di possibile patologia genetica rara saranno sottoposti, insieme ai loro genitori, ad analisi genetica. I risultati, disponibili entro 5-10 giorni, verranno confrontati con quelli ottenuti con l’un iter diagnostico standard. La rapidità della diagnosi genetica consentirà di iniziare porterà ad un inizio tempestivamente delle cure necessarie.

5.COPPS3. La Colchicina per la prevenzione della sindrome post-pericardiotomica e della fibrillazione atriale post-operatoria – Studio randomizzato.

Principal investigator: Antonio Luca Brucato Direttore Medicina interna 1 Dipartimento di Medicina. Scheda progetto: lo Studio intende valutare se la somministrazione a basse dosi di un principio attivo, la Colchicina, sia ben tollerata e in grado di ridurre le possibili complicanze di interventi cardiochirurgici, riducendo anche i tempi di degenza.

6.ATRA. Ambulatorio Transizionale: profilazione dei bisogni dei riceventi di trapianto epatico e dei loro caregivers nella transizione da età pediatrica ad adulta.

Principal investigator: Stefano Fagiuoli Direttore Gastroenterologia 1 Epatologia e Trapiantologia Dipartimento di Medicina. Scheda progetto: dedicato a pazienti pediatrici di età compresa tra 14 e 16 anni, trapiantati o in attesa di trapianto di fegato, l’Ambulatorio Transizionale – con il Pediatra, il Gastroenterologo e lo Psicologo – intende facilitare l’accesso, la familiarizzazione e la presa in carico del giovane e della sua famiglia nel percorso di cura dedicato al paziente adulto, puntando ad una graduale responsabilizzazione, proporzionale al livello di sviluppo psico-fisico del paziente.

7.BET.1 – Infusione di linfociti T in pazienti con Leucemia Linfatica Cronica e Linfoma Non-Hodgkin/Studio di fase I.

Principal investigator: Alessandro Rambaldi Direttore Ematologia Dipartimento di Oncologia ed Ematologia. Scheda progetto: i linfociti T vengono trattati con un farmaco specifico che elimina le cellule malate, espansi in vitro e re-infusi al paziente. L’infusione con cellule sane punta a ricostruire le difese immunitarie del paziente, proteggendolo da infezioni e contribuendo alla remissione della malattia.

8.SLEEP HF – Studio dei disturbi respiratori nel sonno (SDB) in pazienti con scompenso cardiaco acuto (AHF) – Studio osservazionale prospettico multicentrico

Principal investigator: Emilia D’Elia Unità Cardiologia 1 Dipartimento Cardiovascolare. Scheda progetto: lo studio vuole indagare i disturbi respiratori del sonno per determinare se la loro identificazione precoce e il corretto trattamento sono utili nel contrastare la progressione dello scompenso cardiaco

9.ANPA – Gestione clinica della terapia anticoagulante nei pazienti con piastrinopenia e neoplasie ematologiche – Studio osservazionale prospettico multicentrico. Principal investigator:Anna Falanga Direttore Servizio immunoematologia e Medicina trasfusionale Dipartimento Oncologia ed Ematologia. Scheda progetto: il progetto indaga le strategie più promettenti di gestione della terapia anticoagulante in pazienti adulti con tumori del sangue, bassi livelli di piastrine, che necessitano di terapia anticoagulante. Lo studio ha anche l’obiettivo di fornire informazioni sulla dimensione del problema e sui dati necessari per pianificare futuri studi.

Alla fine della manifestazione è stato il prof. Garattini a spegnere le candeline dell’enorme torta offerta dall’Ospedale bergamasco per il 10° compleanno di FROM.


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