Il progetto T.E.D. (Tavolo per educare al dono) nasce tra la collaborazione tra AVIS comunale , soggetto promotore, e Il Vicariato urbano delle diocesi di Bergamo, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini a un maggiore senso del dovere sociale, non solo in riferimento al dono del sangue, ma i maniera universale anche ad altre esigenze della comunità.
Bergamo, 14 giugno 2018 – ha avuto luogo questa mattina la conferenza presso l’AVIS di Bergamo per celebrare la Giornata mondiale del Donatore di Sangue, proclamata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità in quanto giorno di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.
In rappresentanza dei suoi 3258 donatori, AVIS ha presentato T.E.D., il nuovo progetto di impegno sociale, che opererà per sensibilizzare alla donazione e formare i cittadini rispetto alla responsabilità sociale del dono, non solo di sangue, ma anche di relazione sociale.
«La giornata mondiale del donatore è una ricorrenza molto importante per il mondo Avis – dichiara Roberto Guerini, presidente di Avis Comunale Bergamo – perché ricorda a tutti noi quanto sia importante diffondere le buone pratiche della donazione. Per questo, abbiamo scelto, insieme ad Ats Bergamo e Diocesi – prosegue – di presentare in questo giorno il nostro T.E.D, un tavolo che nasce per formare i cittadini affinché spontaneamente recuperino il senso del dovere e della gratuità della relazione sociale. Non solo in riferimento la dono di sangue, ma rispetto a una dimensione complessiva della socialità. Per tornare a essere in contatto con e per gli altri – conclude – partendo dal proprio convincimento autentico individuale».
Il Tavolo progettuale promuoverà azioni e iniziative in collaborazione con tutta la Rete della donazione. Il primo appuntamento sarà un convegno aperto a tutte le agenzie educative e alla cittadinanza che si terrà il 15 settembe 2018.
«Dobbiamo dare una risposta all’emergenza donazione sangue – sottolinea Elisabetta Lanfranchi, vice presidente AVIS provinciale di Bergamo – che oramai e’ diventata quotidiana per carenza di donatori. Molto interessante si presenta questo progetto – aggiunge – in relazione al territorio e al rapporto interpersonale con gli enti e la cittadinanza, che sono elementi importanti per questo rapporto diverso e umano, e ci permettono di essere protagonisti all’interno del territorio con la collaborazione e la solidarietà dei cittadini».