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Le Biobanche sono i “caveau” che custodiscono i segreti del corpo umano, ovvero una “miniera di informazioni”.

Nel 2017 depositati 130.000 campioni di tessuti, cellule e DNA.

 

 

 

 

 

Bergamo, 13 settembre 2018 – Nella mattinata del prossimo martedì 25 settembre, dalle ore 9 alle 13, all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, sarà possibile scoprire come funziona la sua Biobanca .

Dopo il successo della passata edizione, tale Ospedale conferma l’adesione alla European Biotech Week 2018 (24-30 settembre) promossa da BBMRI – Biobanking and BioMolecular Resources Research Infrastructure of Italy in collaborazione con Assobiotec – Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie e FederChimica. Saranno dodici le strutture accessibili al pubblico in tutta Italia nell’ambito della manifestazione.

Che cos’è la Biobanca e come funziona

Come suggerisce il nome, la Biobanca è una sorta di grande archivio o deposito in cui, grazie a sofisticate attrezzature, vengono raccolti, catalogati e conservati campioni biologici umani provenienti sia da soggetti sani sia da pazienti affetti da malattia. Si tratta di tessuti, liquidi biologici (sangue, saliva, urine, cellule) e acidi nucleici (DNA e RNA).

Nel corso della mattinata la responsabile della Biobanca Annapaola Callegaro e gli specialisti delle tecniche di crioconservazione dell’Ospedale in parola terranno una breve spiegazione in aula.

Le applicazioni nella ricerca del materiale biologico custodito nella Biobanca saranno illustrate da Franco Maggiolo, responsabile dell’Unità di Patologie HIV correlate e terapie innovative e da Mario Mandalà, responsabile dell’Unità di Oncologia del melanoma. Sarà poi possibile vedere da vicino la sala congelatori meccanici, la criobanca con i tank di azoto e il laboratorio. Durante la visita si potrà assistere a una vera e propria simulazione del percorso di accettazione, preparazione e conservazione di un campione biologico.

Le Biobanche sono i “caveau” che custodiscono i segreti del corpo umano: una “miniera di informazioni” per i ricercatori e per la comunità scientifica.

I dati custoditi, in locali ad accesso controllato, possono essere infatti usati all’occorrenza per sviluppare studi clinici, diagnostici e di ricerca per diverse patologie. Il tutto nel pieno rispetto della Legge, che prevede il consenso informato da parte del soggetto donatore, al quale si garantisce l’anonimato.

Nel 2017 sono stati circa 130.000 i campioni depositati per la crio-conservazione. Sono inoltre transitati nella Biobanca 307 tessuti umani a scopo di trapianto. Circa due terzi dei tessuti (199) sono stati prelevati nelle sale chirurgiche del Papa Giovanni XXIII per essere trasferiti nelle Banche Regionali di riferimento, in attesa di essere utilizzati su pazienti in lista per trapianto in tutto il territorio nazionale. Gli altri 108 hanno fatto il percorso inverso e sono stati utilizzati nelle sala chirurgiche dell’anzidetto Ospedale.

Come iscriversi alle visite guidate per conoscere da vicino la Biobanca

E’ possibile iscriversi a una delle tre visite guidate gratuite con partenza dall’Area della Formazione, Torre 7 piano terra, ingresso 55 (parcheggio lato nord)dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Piazza Oms 1. Le visite hanno una durata di circa 1 ora, con inizio alle ore 9.15, e poi seguono alle 10.30 e 11.45. E’ necessario effettuare la prenotazione, contattando Marco Arosio (mail: marosio@asst-pg23.it – tel. 035.2678939).

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