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Le stime parlano chiaro: il 30-50% degli incidenti stradali è causato da alcol e droga assunti da chi è alla guida, e restano la prima causa di morte nei giovani. Un binomio pericoloso quello tra sballo e volante che mette seriamente a rischio la sicurezza sulle strade.

Le nuove tecnologie al servizio della sicurezza stradale, verranno discusse il prossimo mercoledì 10 ottobre all’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

 

Bergamo, 24 settembre 2018 Mercoledì 10 ottobre all’Ospedale Papa Giovanni XXIII avrà luogo una mattinata di studio aperta a tutti. Protagoniste le innovazioni tecnologiche nell’educazione alla guida sicura. Sul palco forze dell’ordine, anche dalla Svizzera, deejay, gestori di locali notturni e operatori sanitari del nosocomio bergamasco, questi ultimi in prima linea per aiutare i giovani a compiere scelte che possono salvare la vita.

Anche in questo campo però la tecnologia può venire in aiuto: simulatori e tute che riproducono la guida in stato di ebrezza o disturbata da fattori come la stanchezza; etilometri collegati all’automobile che non parte se il risultato è positivo; alcol e drug test di ultima generazione; applicazioni per smartphone, e anche modelli innovativi di controllo sulle strade, nonché interventi educativi nei giovani che tengano conto delle nuove modalità di aggregazione nei locali del divertimento.

Se ne parlerà il prossimo mercoledì 10 ottobre all’Auditorium “Lucio Parenzan” dell’anzidetto ospedale al convegno «Alcol e droghe 4.0. La tecnologia al servizio della sicurezza stradale». L’incontro è aperto tutti ed è gratuito con registrazione obbligatoria sul sito formazione.asst-pg23.it.

Ad aprire i lavori alle 9 del mattino sarà Marco Riglietta (nella foto), direttore dell’Unità Dipendenze del Papa Giovanni. A seguire si entrerà nel vivo del convegno con la prima sessione dedicata al controllo sulle strade, con interventi di Mirella Pontiggia, comandante della Polizia Stradale di Bergamo, e di Marcel Solèr della Polizia stradale svizzera, che presenterà la nuova procedura seguita dalla Polizia Cantonale Dei Grigioni per accertare l’inabilità della gente alla guida, che inizia con l’osservazione diretta dei comportamenti degli automobilisti da parte dei poliziotti che eseguono il controllo, secondo criteri specifici .

Nella seconda sessione, dedicata ai locali del divertimento, interverranno Giordano Vecchi, gestore della discoteca Bolgia di Osio Sopra, e il deejay Tommaso Dapri, che porteranno la loro esperienza in prima linea come organizzatore di eventi di richiamo per i giovani.

La terza e ultima sessione sarà invece dedicata alla prevenzione, con Andrea Noventa, psicologo del SerD di Bergamo e responsabile scientifico del convegno, che porterà l’esperienza del Progetto “Safe Driver” – che prevede, direttamente nei luoghi della movida bergamasca, il suo affiancamento ai ragazzi nel proporre loro un’alternativa sicura alla guida in stato di ebrezza, e Roberto Cosentini che spiegherà la consulenza offerta al Pronto Soccorso ai pazienti che arrivano con intossicazione da sostanze psicoattive. Infine interverrà Monica Mecacci di Ford Italia, che presenterà il progetto “Driving Skills For Life, programma di training” rivolto in particolare ai neopatentati, affinché imparino tecniche di guida responsabile e acquisiscano maggiore destrezza nel riconoscere i pericoli, nel controllare l’auto, nel gestire la velocità e nell’evitare le distrazioni.

«La guida sarebbe da rispettare come una condizione alcol free ha commentato Andrea Noventa (nella foto), psicologo del SerD di Bergamo e responsabile scientifico del convegno al pari di quella della gravidanza e della giovane età, ma la percezione del rischio è ancora poco diffusa. La tecnologia può venirci in aiuto su tutti i fronti ha proseguito dalla prevenzione alla rilevazione delle situazioni di rischio. L’evento che abbiamo organizzato è pensato non solo per sensibilizzare gli operatori socio sanitari o chi è in prima linea nel settore della sicurezza stradale, ma anche tutti coloro i quali si interfacciano con i giovani: gestori di locali notturni, insegnanti, genitori ed educatori», ha concluso.

Tra gli sponsor del convegno, oltre a Brembo e Associazione Genitori Atena, anche la ditta Dräger, multinazionale tedesca attiva da oltre 125 anni nel settore della sicurezza industriale e medicale. Dräger sarà presente con tutta la gamma di diagnostica (dagli etilometri precursori fino al DrugTest di ultima generazione) dotata di sensori molto sofisticati che sono in grado di rilevare con la massima precisione la presenza di alcool nell’espirato o sostanze stupefacenti nel liquido salivale.

Il tema della guida sicura e della tecnologia applicata in questo ambito sarà protagonista anche dell’edizione di quest’anno di BergamoScienza. Dall’8 al 21 ottobre all’ex Chiesa della Maddalena (Via S. Alessandro, n. 39/D) si terrà il laboratorio “Test Driver droghe e sicurezza stradale”, organizzato dall’Associazione Genitori Atena (in collaborazione con ACI, SERD dell’ASST Papa Giovanni XXIII, ATS di Bergamo, Polizia Stradale di Bergamo, Polizia Municipale di Bergamo, Istituto Pesenti di Bergamo, Rotary Centenario di Dalmine e FORD Italia) e pensato per i più giovani, per sensibilizzarli sui rischi connessi all’uso di alcol e droga alla guida. I partecipanti potranno provare dei simulatori e capire da sobri gli effetti che alcol e droghe hanno sull’orientamento, l’attenzione e la reattività alla guida. Verranno inoltre utilizzate le tute Drink Suite, Drug Suite e Hangover Suite, studiate dalla casa automobilistica Ford per simulare gli effetti sui riflessi e la coordinazione alla guida.

Le tute progettate da Ford saranno protagoniste anche dello spettacolo teatrale “Driving skills” organizzato dalla Compagnia La Pulce sempre nell’ambito di Bergamo Scienza e in programma venerdì 19 ottobre, alle 21, all’Auditorium di Bergamo (Piazza della Libertà). Uno spettacolo provocatorio, interattivo, in cui vengono simulati gli stati psico-fisici dovuti all’ebbrezza da alcol, all’assunzione di sostanze e agli effetti del post-sbornia. L’intento è, come sempre, parlare chiaro a ragazzi e adulti, perché conoscenza e consapevolezza sono l’unica arma che abbiamo contro i comportamenti a rischio.

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