Il Comune va avanti spedito: prevista, a breve termine, l’apertura dei cantieri dell’ex gasometro e della rotatoria tra le vie don Bosco, Carnovali e Gavazzeni.
Bergamo, 6 novembre 2018 – L’ex Palaghiaccio alla Malpensata non c’è più: la ditta incaricata dal Comune ha infatti provveduto alla demolizione (è rimasto soltanto il muro che costeggia il parco, lasciato proprio per evitare intrusioni di estranei nell’area, e il cancello di ingresso), a tempo di record, della struttura ormai in disuso da un paio d’anni situata nel cuore del quartiere, accanto al parco inaugurato quasi un anno e mezzo fa.
I lavori erano iniziati quest’estate con la bonifica dell’ammoniaca presente nel terreno dell’area, fuoriuscita dagli impianti di raffreddamento dell’ex Palaghiaccio.
Adesso il Comune provvederà all’asfaltatura del nuovo piazzale, che nei prossimi mesi ospiterà una trentina di bancarelle del mercato del lunedì mattina. Un trasferimento necessario, quest’ultimo in vista dei lavori che, da qui in avanti, interesseranno il quartiere in parola.
Per il prossimo mese di dicembre è prevista l’apertura del cantiere all’ex gasometro (un’area in disuso da 40 anni e sulla quale l’Amministrazione realizzerà un parcheggio a raso), e a gennaio quello per la costruzione della rotatoria che andrà a snellire il traffico dell’incrocio tra le vie don Bosco, Carnovali e Gavazzeni.
«Si tratta del primo tassello di quel complesso di opere che porteranno allo spostamento dell’area mercatale e alla realizzazione dell’importante parcheggio all’ex gasometro – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Brembilla – un’opera attesa da decenni e che nel 2019 sarà completata. Sono contento soprattutto per due motivi prosegue l’assessore – in primo luogo perché va a posto questo primo fondamentale tassello nel domino di opere che attendono la Malpensata, in secondo luogo perché era opportuno demolire questo edificio ormai abbandonato, che non solo presentava tracce di ammoniaca nel terreno, ma anche amianto nelle coperture. Ora questa area è completamente bonificata – conclude – a giovamento dei residenti del quartiere».