Fondazione Enaip riqualificherà gli spazi dismessi di via San Bernardino 139/V, nell’area conosciuta come ex GRES, di proprietà del Comune.
Costo: 2 milioni di euro.
Bergamo, 8 novembre 2018 – Un accordo importante quello che oggi è stato approvato dalla Giunta di Palazzo Frizzoni, una ristrutturazione – quella dell’area ex GRES – del costo di 2 milioni di euro che andrà a far vivere uno dei pochi spazi rimasti inutilizzati di proprietà comunale.
Fondazione Enaip Lombardia è già presente negli spazi di via San Bernardino 139/V, accreditata ai Servizi Istruzione e Formazione professionale e a quelli del lavoro. In provincia di Bergamo tale Fondazione è presente anche con sedi operative (coordinate dalla sede di Bergamo) di Dalmine e Romano di Lombardia. Ogni anno sono circa 1500 i fruitori dei servizi formativi al lavoro, gestiti dalla sede di Bergamo e frequentati, in gran parte, da giovani e adulti disoccupati e occupati. Al momento l’ente occupa poco più di 2500 metri quadrati e ha chiesto al Comune di espandersi ulteriormente, prendendo possesso dei 1600 metri quadrati – oggi a rustico – del resto del fabbricato dell’ex GRES per intensificare le proprie attività di formazione professionale e permanente per adolescenti, giovani, disoccupati e per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità.
La proposta di Fondazione Enaip prevede, inoltre, la valorizzazione del compendio, nel suo complesso, con la messa a disposizione della città di una sala civica per poter svolgere iniziative pubbliche.
Nel testo della convenzione, approvata oggi, sono previste anche la messa in sicurezza e la riqualificazione della piazza antistante il fabbricato, oggi degradata e insicura, soprattutto nelle ore notturne, adibendola ad uso pubblico, coerente alla sua collocazione, affinché, con gli opportuni interventi, possa diventare un luogo integrato sul modello di un campus.
«La convenzione sottoscritta – spiega il sindaco Giorgio Gori– consente di completare, dopo oltre dodici anni, l’utilizzo di un bel edificio, testimonianza delle precedente funzione industriale, consentendone l’uso anche al Comune e migliorando le condizioni della piazza antistante oggi deserta. Lo si fa con una destinazione dall’alto contenuto sociale e formativo, rivolta in modo particolare all’inserimento professionale, anche per soggetti deboli, oggi quanto mai auspicabile per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro».
Dello stesso parere è anche l’Assessore Francesco Valesini.
Ecco il progetto: