Il carcinoma gastrico è causato da agenti attivi che agiscono sull’epitelio gastrico, come il fumo, il sale dietetico eccessivo e, in modo particolare, l’infezione da Helicobacter pylori .
Buoni risultati si ottengono con il trattamento a breve termine con amoxicillina e omeprazolo.
MSI Italia, 11 novembre 2018 – Le persone ad alto rischio di cancro gastrico comprendono pazienti anziani con gastrite atrofica o anemia perniciosa, pazienti con adenomi gastrici sporadici, poliposi adenomatosa familiare, o cancro ereditario del colon non polipotico, e popolazioni di etnia immigrata provenienti da paesi con tassi elevati di carcinoma gastrico. I fattori di rischio per il cancro gastrico comprendono la presenza di condizioni come la gastrite cronica atrofica e la metaplasia intestinale, l’anemia perniciosa e i polipi adenomatosi gastrici. I fattori genetici includono una storia familiare di cancro gastrico, sindrome di Li Fraumeni e il gruppo sanguigno di tipo A.
La cancerizzazione dello stomaco consiste nel passaggio da gastrite cronica, ad atrofia multifocale, a metaplasia intestinale di vario grado, a displasia e quindi a carcinoma invasivo. Il processo è apparentemente guidato da agenti attivi per anni sull’epitelio gastrico, come il fumo, il sale dietetico eccessivo e, in modo particolare, l’infezione da Helicobacter pylori . Il National Cancer Institute ha aggiornato le prove di evidenza sugli interventi in grado di ridurre il rischio di neoplasia gastrica (1).
L’infezione da H. pylori è una causa accettata di adenocarcinoma gastrico (2). Anche se sono da chiarire alcuni aspetti riguardanti la storia naturale dell’infezione da H. pylori e sono sconosciuti il meccanismo di trasmissione e dei tassi di reinfezione o recrudescenza nelle diverse popolazioni. Un piccolo studio randomizzato di eradicazione in 140 soggetti con infezione da H. pylori suggerisce la possibilità di trasmissione tra familiari e la necessità quindi di sottoporre a test i conviventi dei soggetti positivi per HP, indicando inoltre la necessità di trattare tutti i parenti positivi nell’ambito famigliare del caso indice (3). Poiché circa la metà della popolazione mondiale è infettata da H. pylori , il trattamento eradicante per tutte le persone cronicamente infette può essere poco realistico e potrebbe innescare resistenze antimicrobiche. La vaccinazione contro H. pylori si è dimostrata efficace nei modelli animali sperimentali, ma non è stata studiata nell’uomo.
Nei soggetti con livelli di rischio di cancro gastrico differenti l’entità del beneficio del trattamento di H. pylori non è chiara. Una revisione sistematica, una meta-analisi di RCT e studi osservazionali sono stati fatti per valutare il trattamento di H. pylori con regimi terapeutici in tre scenari clinici (5):
– Pazienti infetti asintomatici;
– Pazienti infetti con gastrite atrofica e metaplasia intestinale;
– Pazienti infetti che hanno avuto un trattamento endoscopico per cancro early, ossia un cancro gastrico ad invasione limitata alla sottomucosa (gastrite atrofica avanzata e quindi ad alto rischio futuro).
Gli autori hanno trovato 24 studi eleggibili (22 dall’Asia) con 715 tumori gastrici incidenti tra 48.000 individui in 340.000 anni-persona di follow-up. Gli individui con trattamento di eradicazione per H. pylori avevano un’incidenza più bassa di cancro gastrico (tasso di incidenza aggregata, 0,53, IC 95%, 0,44-0,64). Il trattamento è stato associato a un rischio sostanzialmente più basso nei soggetti con infezione asintomatica (tasso di incidenza aggregata, 0,62, IC 95%, 0,49-0,79) e in individui dopo resezione endoscopica del cancro gastrico early (rapporto di frequenza di incidenza aggregato 0,46, IC 95%, 0,35-0,60). Il rischio non era inferiore in quelli nel terzile più basso di incidenza di cancro gastrico. I limiti dello studio includono una mancanza di considerazione degli esiti negativi del trattamento, a causa della resistenza agli antibiotici da parte di H. pylori e altri microrganismi. I risultati possono avere implicazioni per il trattamento di alcuni sottogruppi di individui con un rischio particolarmente elevato, come le popolazioni di immigrati asiatici e le persone con malattia della mucosa gastrica (come la gastrite atrofica); o per aiutare a prevenire il cancro gastrico ricorrente post asportazione di un cancro early.
L’uso dell’inibitore della pompa protonica (IPP) è associato al peggioramento dell’atrofia gastrica, in particolare negli individui infetti da H. pylori . I risultati di uno studio su 63.397 pazienti trattati per H. pylori liberi da infezione suggeriscono un aumento del rischio di cancro gastrico, più che raddoppiato per coloro che usavano gli IPP dopo il trattamento contro H. pylori , rispetto a chi non li aveva usati dopo la terapia di eradicazione. (6) Un risultato che rimette in discussione l’uso prolungato di IPP post-eradicazione.
Bibliografia
PDQ® Screening and Prevention Editorial Board. PDQ Stomach (Gastric) Cancer Prevention. Bethesda, MD: National Cancer Institute. Updated 28/09/2018
IARC Working Group on the Evaluation of Carcinogenic Risks to Humans A review of human carcinogens–Part B: biological agents. IARC Press: Lyon, France 2011;Volume 100
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Lee YC et al. Association Between Helicobacter pylori Eradication and Gastric Cancer Incidence: A Systematic Review and Meta-analysis. Gastroenterology 2016:150:1113-24
Cheung KSet al. Long-term proton pump inhibitors and risk of gastric cancer development after treatment for Helicobacter pylori: a population-based study. Gut 2018:67: 28-35
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