Con l’operazione “A Bomba” , la GdF di Malpensa ha eseguito un arresto e sequestrato oltre 850.000 confezioni di farmaci anabolizzanti, 18.000 confezioni di medicinali illegali, 26.000 prodotti vari contraffatti e 36.000 euro in contanti.
La merce con destinazione Ucraina, transitava da Bergamo per poi giungeva a Verona, dove veniva ritirata da un bodybuilder del luogo.
Varese, 14 novembre 2018 – La Guardia di Finanza di Malpensa, nel corso di indagini dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, ha effettuato un arresto e denunciato otto persone per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e dopanti, sequestrando oltre 850.000 dosi di farmaci anabolizzanti, 26.000 prodotti contraffatti di varie specie, 18.000 confezioni di medicinali importati senza autorizzazione, 36.000 euro in contanti e un veicolo.
L’operazione “A Bomba” (nome in gergo utilizzato per le sostanze dopanti) è iniziata nel settembre 2017, quando è stata controllata, con personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Malpensa, una spedizione in transito proveniente da Hong Kong (Cina) con destinazione Ucraina, del peso di 1 tonnellata e mezza, composta da 43 cartoni con 830.000 dosi di
anabolizzanti, tra fiale e compresse, di cui quasi 30.000 di nandrolone (sostanza inserita nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope e nella lista delle sostanze dopanti).
Considerato che il valore d’acquisto all’ingrosso era di 3 milioni di Euro, la vendita al consumo dei prodotti sequestrati avrebbe fruttato decine di milioni di euro.
In applicazione della normativa sugli stupefacenti, la consegna controllata – disposta dall’Autorità Giudiziaria – dei prodotti sequestrati consentiva di appurare che la merce sarebbe rimasta in Italia, senza mai giungere in Ucraina. I cartoni infatti venivano consegnati prima a Bergamo ad un
soggetto di nazionalità lituana (denunciato in stato di libertà) e, successivamente, a Verona ad un italiano (arrestato in flagranza di reato) culturista veronese ex-campione del mondo di bodybuilding amatoriale, residente in Romania.
È stata poi intercettata un’altra spedizione, collegata alla precedente, con il medesimo mittente e destinata in Ucraina, nella quale erano presenti 36 cartoni contenenti più di 26.000 prodotti contraffatti, tra cui smartphone, tablet, lamette da barba, scarpe, accessori per auto e 18.000
compresse contenenti come principio attivo il Sildenafil (Viagra).
Nel corso delle indagini, sempre coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, è emerso come l’arrestato fosse a capo di una struttura criminale dedita al traffico di prodotti proibiti e sostanze stupefacenti con proiezioni internazionali. Il bodybuilder a capo della struttura criminale
ha dimostrato di possedere un’elevata capacità di accedere ai canali di importazione più economici, rapportandosi direttamente con le più importanti reti mondiali (bulgare, rumene, ucraine) della fornitura di sostanze dopanti e/o stupefacenti.
Con le perquisizioni finali, eseguite nei confronti di altri 6 soggetti coinvolti nell’illecito traffico (tutti denunciati a piedi libero), sono stati sequestrati ulteriori 20.000 dosi di farmaci anabolizzanti, quali
testosterone, trenbolone, somatropina – e pericolosi mix – e 36.000 Euro in contanti.
Gli importanti risultati appena illustrati testimoniano la costante opera di controllo, prevenzione e repressione delle violazioni alla vigente normativa, effettuata dalla Guardia di Finanza, anche in materia di tutela della salute nelle attività sportive oltreché nel contrasto all’introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nonché dopanti che, se introdotte nel mercato clandestino, avrebbero rappresentato un grave pericolo per la salute delle persone.