Avrebbero inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri una richiesta di intervento con restrizioni operative, sullo scalo di Orio al Serio, senza consultarli.
Bergamo, 14 novembre 2018 – I sindaci di alcuni Comuni della bergamasca hanno scritto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri chiedendo un intervento con restrizioni operative sullo scalo di Orio al Serio, senza consultare i colleghi di Bergamo, Dalmine, Levate e Treviolo.
Tale iniziativa rappresenta un grave gesto di rottura di collaborazione (stabilita e sancita dal protocollo d’intesa sottoscritto all’inizio del 2013) tra le istituzioni del territorio interessate dall’attività dell’aeroporto, e testimonia una chiara deriva politico-elettorale del dibattito sul tema in parola.
l’anzidetta richiesta di restrizioni operative è già stata bocciata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base del Regolamento della Commissione Europea sul Clima per l’inquinamento acustico che si rileva nell’area aeroportuale, e l’esito della sperimentazione sulle rotte non sembra costituire un fatto sufficiente a giustificare un diverso riscontro.
Al contrario di quanto riportato nella lettera dei succitati sindaci, il rinnovo della flotta con aeromobili a basso impatto acustico costituisce invece una misura concreta, attuabile nel giro di 2-3 anni, e sarebbe opportuno che tutti i sindaci si trovassero compatti nel sollecitare a SACBO un atteggiamento proattivo per accelerarne l’attuazione.
Firmato:
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo; Lorella Alessio, sindaco di Dalmine; Federica Bruletti, sindaco di Levate; Pasquale Gandolfi, sindaco di Treviolo.