Quest’anno, aziende pubbliche e private, scuole e i soggetti/enti formatori sono stati destinatari di percorsi formativi mirati sul tema della sicurezza del lavoro.
Bilancio dell’Organo territoriale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 7 del D.Lgs 81 / 2008
Bergamo, 14 dicembre 2018 – A un anno dalla firma in Prefettura del protocollo d’intesa per la diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro e per una corretta formazione ed istruzione, l’Organo territoriale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ex art. 7 del D.Lgs 81 / 2008, presieduto da Ats Bergamo e composto da 26 realtà del territorio, ha fatto un bilancio d’attività.
Secondo quanto emerso durante l’incontro, è ancora una volta fondamentale richiamare l’attenzione sull’esistenza di procedure operative aziendali specifiche adeguate, ovvero istruzioni che indichino chiaramente agli operatori quali siano i passaggi sequenziali da attuare per svolgere le operazioni in sicurezza, oltre a quali operazioni siano da evitare assolutamente.
La conoscenza di queste procedure aziendali da parte di tutti i lavoratori, quadri e dirigenti, si conferma centrale per la sicurezza in azienda. Compito delle imprese è di formare ed addestrare adeguatamente i dipendenti sulle modalità di lavoro in sicurezza, che a loro volta, affinché siano tutelati, devono seguire come un codice vitale le indicazioni procedurali.
Quest’anno sono stati attivati 10 progetti biennali (2018-2019) mirati alla disseminazione di buone pratiche di prevenzione nelle aziende ed alla diffusione della cultura della sicurezza nel mondo dell’istruzione. Ciascun progetto è condotto da un gruppo di lavoro al quale partecipano volontariamente i rappresentanti di alcune delle realtà dell’ Organo territoriale.
I danni da lavoro assumono rilevanza sempre maggiore in considerazione sia del numero che delle importanti ricadute sociali ed economiche collegate. Il controllo del fenomeno richiede una sempre maggiore attenzione e sollecita il presidio del territorio (controllo, vigilanza e azioni di promozione delle best practices). Da qui si conferma la necessità di un lavoro sinergico tra enti, istituzioni e stakeholder: una modalità di lavoro nuova che mira alla condivisione partecipata delle attività di promozione e gestione della sicurezza sul lavoro da parte delle realtà coinvolte dall’Organo territoriale, a supporto delle attività di vigilanza e controllo svolte da Ats Bergamo, con conseguente ricaduta sia sui lavoratori e sugli studenti in riferimento ai rischi per la propria e altrui incolumità, sia sulla riduzione dei costi economici e sociali correlati.
IL Network
Le basi di una collaborazione integrata sono state definite nel Protocollo d’intesa provinciale siglato in Prefettura a Bergamo lo scorso 31 gennaio 2018 dai vari soggetti portatori di interesse. All’interno del network sono state identificate 3 macro aree tematichedi intervento: interventi in azienda, formazione delle figure di sistema, insegnamento scolasticodella cultura della sicurezza. A tali macroaree afferiscono dieci progetti specifici della durata biennale, ciascuno affidato a Project Team costituiti da rappresentanti degli stakeholder (parti datoriali, sindacali, enti e istituzioni locali, organi di controllo, Ufficio scolastico territoriale, università, ordini e collegi professionali). L’Ats di Bergamo, in qualità di capofila e promotrice del network, ha previsto interventi integrati tra il dipartimento di igiene e prevenzione saitaria e il dipartimento cure primarie di Ats Bergamo, individuando nell’unità di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro il ruolo di project manager. La misurazione dei risultati a breve e lungo termine è affidata alla rilevazione di un set di indicatori specifici che mirano ad evidenziare il grado di partecipazione attivo degli stakeholder, l’adesione delle aziende, il numero dei soggetti formatori aggiornati, i medici e le istituzioni scolastiche coinvolte.
Claudia Rota
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