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Sono soprattutto le potenti vetture tedesche Audi, Mercedes, Bmw e Porsche a superare, e non poco, il limite di velocità nell’asse interurbano a scorrimento veloce.

I più indisciplinati si sono rivelati i veicoli commerciali: autocarri leggeri, furgoni e auto furgonate di ditte private, mentre la maggior parte dei Tir rispetta il codice della strada.

Bergamo, 26 dicembre 2018 – Se si dovesse fare un paragone sulla disciplina stradale tra gli automobilisti bergamaschi e quelli di altre città, specialmente del Sud Italia, si potrebbe certamente dire che, in linea di massima, i primi rispetto ai secondi sono molto più disciplinati: non attraversano il semaforo col rosso, si fermano in prossimità delle strisce pedonali, osservano i segnali di direzione sia quelli dei cartelli sia quelli sull’asfalto e, soprattutto, sono pazienti quando vengono preceduti da a una macchina “lumaca” con il cartello ‘P’.

Sono due però i difetti a loro attribuibili: non rispettano il limite di velocità, specialmente nelle strade a scorrimento veloce, e non mettono la freccia quando cambiano direzione. C’è da dire però che, come in tutte le cose, ci sono sempre le eccezioni.

Tali comportamenti stradali, attribuiti agli automobilisti orobici, sono stati descritti nel corso di una attenta osservazione eseguita dallo scrivente, nei pressi di strade urbane ed extraurbane a scorrimento veloce, durata circa un anno.

Questi sono i dati emersi:

Circa il 60% degli automobilisti, ossia 6 su 10, non rispetta il limite di velocità , specialmente nell’asse viario a scorrimento veloce che, dalla rotonda di Colognola porta verso l’hinterland bergamasco, dove non si vedono mai auto cosiddette “blasonate” Audi, Bmw, Mercedes, Porsche marciare entro il limite di velocità (70-90), e nella corsia di destra. Non poche volte capita che le auto che transitano nella corsia di sorpasso mantengano la stessa velocità di quelle che si trovano nella corsia di destra, impedendo il sorpasso a quelle che sopraggiungono dietro, creando così lunghe code in movimento.

Centro urbano

In centro città, un esempio di superamento del limite di velocità si riscontra nel tratto di carreggiata che parte dalla via A. Mai, attraversa le vie Papa Giovanni XXIII e S. Giorgio, fino ad arrivare alla rotonda di via S. Bernardino, dove nonostante il limite sia di 50 kmh, non sono poche le auto che, quando scatta il semaforo verde, sfrecciano a velocità quasi il doppia di quella consentita.

I mezzi che si rendono più pericolosi nelle strade

E’ stato rilevato che un gran numero di autocarri leggeri, furgoni e auto furgonate di ditte private, oltre a sfrecciare superando il limite di velocità e a non azionare la freccia, molte volte non rispetta neppure i segnali stradali, perfino lo stop.

I più disciplinati

A questo punto la domanda sorge spontanea: e i mezzi pesanti? Proprio gli autisti di questi ultimi si sono dimostrati i più disciplinati, forse perché sono coscienti del pericolo che comportano sulla strada i loro mezzi considerata la grande mole. Fra tutti gli autoveicoli che transitano giornalmente sull’arteria stradale in questione, circa l’80 % degli autotreni rispetta il codice della strada. Quindi sono i più disciplinati.

Sono molti gli automobilisti bergamaschi che non mettono la freccia

E che dire dell’uso del dispositivo di cambio direzione del veicolo comunemente chiamato “freccia?” Quasi il 70% degli automobilisti della bergamasca non lo usa! Per quanto riguarda poi l’uso delle quattro frecce, in caso di pericolo, come quando sulla strada si presenta all’improvviso la coda di autoveicoli che spesso si forma in prossimità di svincoli stradali o caselli autostradali, solo nel 10% dei mezzi vengono azionate.

E i mezzi a due ruote?

Per non parlare poi delle biciclette che si sono rilevate totalmente fuori legge: i ciclisti scorrazzano sui marciapiedi della città non curanti dei pedoni, facendo addirittura lo slalom attraverso questi ultimi, senza segnalare la loro presenza, e non rispettano neppure il semaforo rosso; accedono inoltre nelle strade con il divieto d’accesso senza neanche rallentare, e una buona parte di essi circola di sera senza luci. Capita molto spesso che quando sono in gruppo, come i ciclisti sportivi, si rendono ancora più pericolosi, in quanto attraversano tutti insieme il semaforo nonostante segna l’alt.

Meritano altresì particolare attenzione le moto rumorose da cross usate dai ragazzini che scorrazzano nelle strade del centro urbano effettuando l’impennata, e le Harly Davinson, grosse moto americane che provocano un forte inquinamento acustico suscitando l’ira della gente. «Il rumore eccessivo – sottolinea la nuova guida dell’Oms Europa – danneggia gravemente la salute umana e interferisce con le attività quotidiane delle persone a scuola, al lavoro, a casa e durante il tempo libero. Può disturbare il sonno, causare effetti cardiovascolari e psicofisiologici, ridurre le prestazioni e provocare reazioni di fastidio e cambiamenti nel comportamento sociale».

Infine, è doveroso segnalare che una delle caratteristiche peculiari degli automobilisti bergamaschi si è dimostrata essere la “fretta”.

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