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Le donne in età post-menopausale che manifestano vampate di calore persistenti hanno maggiori probabilità di andare incontro ad una diagnosi di tumore mammario rispetto a quelle che non hanno mai manifestato sintomi vasomotori (Women’s Health Initiative WHI).

Popular Science (MSD), 30 gennaio 2019 – L’incremento del rischio persiste anche tenendo conto degli altri fattori di rischio noti, come BMI (indice di massa corporea), assunzione di alcolici, età, fumo ed anamnesi familiare, come affermato dall’autore Rowan Chlebowski del City of Hope National Medical Center di Duarte, secondo cui si tratta di un altro segnale secondo cui le donne con vampate di calore persistenti dovrebbero rispettare strettamente lo screening mammario, che notoriamente porta ad una diagnosi precoce ed ad una riduzione della mortalità da tumore mammario.
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inora gli studi che hanno esaminato l’associazione fra la frequenza dei sintomi vasomotori e l’incidenza del tumore mammario sono stati limitati, ed hanno portato a risultati conflittuali: uno degli obiettivi principali della presente analisi era evidenziare che le donne in età post-menopausale che finiscono con lo sviluppare un tumore mammario presentano molti degli stessi fattori di rischio di quelle che svilupparono patologie cardiovascolari, ed il fattore chiave sarebbe lobesità.
Attualmente negli USA l’obesità interessa il 40% delle donne dopo la menopausa, e mentre per quanto riguarda la prevenzione cardiovascolare i messaggi sulla modifica dello stile di vita hanno preso piede, non è accaduto lo stesso nel contesto oncologico, anche se queste due famiglie di patologie condividono numerosi fattori di rischio.
L’associazione fra sintomi vasomotori e fattori di rischio comuni sia alle patologie cardiovascolari che al tumore mammario fornisce una spiegazione plausibile per l’associazione fra sintomi vasomotori persistenti ed incremento del rischio oncologico, come osservato nel presente studio, ma dati i risultati disomogenei ottenuti sinora in letteratura in questo campo, sono chiaramente necessarie altre indagini su questa associazione.

Fonte: Menopause online 2018

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