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Giovane di origini calabresi, residente a Treviglio,  trovato dagli agenti con tre pistole di cui, due sono state classificate imitazioni metalliche per sparare a salve, mentre la terza è risultata essere un vero e proprio revolver calibro 38, con relative munizioni e matricola abrasa.

 

 

Bergamo, 28 marzo 2019 – Nella serata di ieri, la Polizia di Stato del Commissariato di Treviglio, diretto dal Vice Questore Dr. Angelo Lino Murtas, traeva in arresto un 30enne, M.M., di origini calabresi e residente in loco, nel corso di alcuni controlli che gli agenti effettuavano per prevenire i reati contro il patrimonio.

Ecco come sono andati i fatti

Dopo il controllo personale effettuato sul giovane dai poliziotti, questi ultimi, insospettiti dagli atteggiamenti guardinghi e di nervosismo assunti dal medesimo, decidevano di effettuare una perquisizione  presso la  sua abitazione, ubicata al centro di Treviglio.

Nel corso di tale perquisizione, gli agenti rinvenivano tre pistole con relative munizioni:  due di queste risultavano essere repliche in metallo di pistole semiautomatiche che esplodevano solo cartucce a salve (a una di esse era stato però fatto il buco nella canna); la terza, invece, risultava essere un vero e proprio revolver in acciaio inox, di grosso calibro (38 special), dotato di 16 cartucce cariche.

Da un successivo e attento esame è emerso che la matricola dell’arma era stata abrasa, ovvero meticolosamente punzonata per essere  cancellata.

Accompagnato nel locale Commissariato e sottoposto ad accertamenti e foto segnalamento, da parte della Polizia Scientifica, M. M. risultava essere di origini calabresi, residente a Treviglio, incensurato e in attesa di occupazione.

Tratto in arresto per il reato di detenzione di arma clandestina, il 30enne, nella mattinata odierna, è stato tradotto al Tribunale di Bergamo per il giudizio direttissimo, dove gli è stato convalidato l’arresto domiciliare con termini a difesa e rinvio all’udienza del 13 giugno 2019.

Sono in corso ulteriori accertamenti, compresa la perizia balistica, al fine di accertare la provenienza del revolver, e se lo stesso  è stato usato per compiere reati.

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