La polizia del Commissariato di Treviglio esegue l’espulsione alla frontiera, con accompagnamento coattivo, dell’egiziano Mose’, piromane nonche’ spacciatore di via Pontirolo a Treviglio.
Bergamo, 18 aprile 2019 – La Polizia di Stato di Treviglio, coordinata dal vice Questore, dr. Angelo Lino Murtas, nel corso della mattinata di ieri prelevava all’uscita dal carcere, il 20enne A. A., detto Mosè, cittadino Egiziano e residente a Treviglio, per scortarlo all’aeroporto di Malpensa dove veniva caricato a bordo dell’aereo e rimpatriato in Egitto, con decollo alle ore 14,30 in punto.
Questo grazie all’intensa attività svolta dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Bergamo che, in breve tempo, riusciva a superare le numerose difficoltà del caso in esame (tra cui l’esistenza di un figlio nato da una compagna italiana) ed emettere il provvedimento di espulsione effettiva convalidato poi anche dal Giudice.
Mosè balzava nuovamente agli onori della cronaca il 17 marzo scorso, quanto veniva arrestato dagli agenti di P. S. di Treviglio, in quanto, con una tanica di benzina appiccava il fuoco alle cantine ed alla scala del condominio di via Pontirolo 26, stabile degradato e trasformato in luogo di spaccio dall’arrestato e da suo padre, noto con il soprannome di Tyson. Un analogo incendio era avvenuto due settimane prima.
L’arrestato aveva anche aggredito con un coltello alcuni condomini dello stabile. Gli Agenti intervenuti oltre a recuperare il coltello, durante la perquisizione nell’abitazione dell’egiziano, avevano rinvenuto anche un panetto di hashish e 20 pastiglie di sostanza stupefacente che reagiva al narcotest della cocaina.
Il giovane malvivente egiziano, in passato, veniva arrestato e denunciato per reati concernenti lo spaccio di stupefacenti, nonché per aver accoltellato un coetaneo per questioni di denaro.
Tempo addietro, anche suo padre veniva arrestato per spaccio di droga, e da ultimo finiva nuovamente in carcere, in attesa di estradizione, su mandato di cattura internazionale, perché condannato all’ergastolo dai Giudici Egiziani, per essersi reso responsabile di un omicidio in Egitto.
Dopo l’intensa attività di controlli e perquisizioni da parte delle Forze di Polizia, anche con l’ausilio dell’unità cinofila e, dopo l’espulsione effettiva di Mosè, avvenuta ieri, disposta dall’Ufficio Immigrazione ed eseguita dal Commissarito di Treviglio, lo stabile di via Pontirolo, 26 di Treviglio, potrebbe essere finalmente avviato al recupero.
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