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Suggestiva cerimonia in piazza Vecchia, a Città  Alta, dove 500 ragazzi hanno ricevuto il diploma di laurea magistrale dal rettore Remo Morzenti Pellegrini, alla presenza del vice ministro dell’Istruzione, Anna Ascani, del sindaco Giorgio Gori, Vinicio Capossela e Letizia Moratti.

Bergamo, 7 ottobre 2019 – «È un piacere condividere la gioia dei 500 giovani laureati di questo Ateneo: dopo anni di studio, nei mesi scorsi hanno raggiunto un importante traguardo. Oggi con i docenti, le famiglie, con tutta la città, partecipiamo a una cerimonia che li vede protagonisti. Celebriamo il loro impegno e la passione con cui ciascuno lo ha affrontato. Il bello comincia adesso. Il cammino che ognuno sceglierà di intraprendere contribuirà a creare la trama della nostra società: dalla qualità delle scelte dipende in larga misura la direzione che il nostro Paese può prendere. Noi continueremo a lavorare per migliorare i settori della formazione e a sostenere ogni studente. Sono convinta che all’Italia serva una svolta e che questa non possa che partire dall’educazione, dall’istruzione e dalla ricerca». 

Questo il messaggio del vice ministro dell’Istruione, dell’Università e della Ricerca, Anna Ascani, alla cerimonia di consegna dei diplomi di laurea magistrale dell’Università degli studi di Bergamo in una soleggiata e suggestiva Piazza Vecchia nel cuore di Bergamo Alta. Ospiti illustri, musica e emozione al Graduation Day, organizzato per il secondo anno consecutivo, ieri, dall’Università degli studi di Bergamo per la consegna dei diplomi di Laurea Magistrale. Una grande festa condivisa con familiari, amici, istituzioni della città e del territorio, persone che collaborano con l’Ateneo e cittadini per rendere omaggio ai neo laureati con una cerimonia pubblica aperta dalla sfilata, condotta dal rettore Remo Morzenti Pellegrini, di fianco al vice ministro Anna Ascani, il sindaco Giorgio Gori e con prorettori, direttori di dipartimento, docenti e studenti – rigorosamente in toga – dalla storica sede del Rettorato di via Salvecchio fino in piazza Vecchia dove ad attenderli, vi erano gli oltre 1200 invitati alla cerimonia, neo laureati, familiari, ospiti illustri e tanti curiosi e turisti.

«È mia precisa convinzione che il raggiungimento di un obiettivo così importante come il diploma di laurea abbia una rilevanza pubblica – ha detto Remo Morzenti Pellegrini perché la qualità del benessere di un Paese si misura sul livello di istruzione e formazione dei suoi cittadini e perché questo livello di istruzione, per essere tangibile ed efficace, deve tradursi nel benessere dell’intera comunità”. Con queste parole il rettore ha spiegato il valore della cerimonia pubblica augurando ai numerosi ragazzi la piena realizzazione personale e professionale dell’impegno profuso con il sostegno dei genitori negli anni di studio, riprendendo un pensiero di Mark Twain, gigante della letteratura americana: “Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto – prosegue il rettore -. Quindi mollate le cime, allontanatevi dal porto sicuro, prendete con le vostre vele i venti. Esplorate, sognate, scoprite!».

La manifestazione è continuata con l’intervento del sindaco Giorgio Gori che ha commentato:«Siamo in debito nei confronti della vostra generazione  per quello che non abbiamo fatto fin qui e per la forte spinta al cambiamento che state determinando. Questo alimenta in me un sentimento di speranza. Sarà la conoscenza – nelle forme del progresso scientifico e tecnologico – a indicarci le soluzioni; saranno i giovani a trascinarle nella nostra quotidianità – ha proseguito Gori – cambiando il modo di vivere, di alimentarsi e di muoversi. Giovani più conoscenza: esattamente quello che voi oggi rappresentate».

Ad allietare la manifestazione è intervenuto un ospite d’eccezione, Vinicio Capossela, artista, intellettuale colto, poeta e cantautore che – con il suo brano Una giornata perfetta – ha emozionato e lanciato numerosi spunti di riflessione.

«Viviamo in un tempo di grandi trasformazioni – ha sottolineato Letizia  Moratti, presidente di UBI Banca –  caratterizzato da nuove sfide economiche, sociali e ambientali. Sono certa che di questo, soprattutto i nostri giovani, siano consapevoli.  Ma c’è di più. La verità è che – ha precisato la presidente – i giovani sono i protagonisti e gli attori chiamati a fare sempre di più per incidere, con le loro scelte e il loro lavoro, nel mondo attuale e nel suo futuro. Penso a fenomeni come i cambiamenti climatici, le disparità crescenti e la perdita di coesione sociale: problemi cruciali che vanno affrontati con visione e sensibilità, come i giovani sanno e possono fare meglio di altre componenti della società.  Non solo per vocazione, perché questa è l’età in cui maggiormente si guarda al futuro, ma anche perché si tratta di un’azione che si fa sempre più necessaria e urgente per garantire la sostenibilità delle nostre attività, delle nostre comunità e del nostro pianeta. Un’urgenza globale», ha concluso.

In chiusura, il tradizionale lancio del tocco che ha colorato il cielo sopra piazza Vecchia, tra applausi scroscianti e tanta allegria.

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