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Incontro finalizzato ad aumentare la consapevolezza dell’importanza che hanno le parole, in Rete e non solo, nell’educazione e nell’insegnamento nei servizi per l’infanzia, nelle scuole e, più in generale, nei diversi contesti educativi. Le parole infatti ci rappresentano e danno forma al pensiero.

 

 

Bergamo, 7 novembre 2019 –  Il prossimo sabato 9 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso l’Auditorium del Collegio Sant’Alessandro, via Garibaldi 3/H – Bergamo, si terrà il Seminario formativo “Ri-guardo e cura delle parole. Educare alla comunicazione non ostile”, che si colloca all’interno del “Calendario dei diritti dei bambini e delle bambine”, predisposto dall’Assessorato all’Istruzione del Comune di Bergamo in relazione alla ricorrenza del 20 novembre della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Educazione al linguaggio corretto

Le parole infatti  sono un ponte per comprendersi e per guardarsi negli occhi, ma possono essere anche strumenti per ferire, offendere, denigrare, o anche solo banalizzare. Per questo nel Calendario dei diritti, che l’Assessorato all’Istruzione del Comune ha predisposto per la terza annualità insieme a numerosi soggetti del territorio, si è scelto di riprodurre il Manifesto della Comunicazione non ostile e di aderire e sostenere il progetto di sensibilizzazione ed educazione al linguaggio corretto e inclusivo, online e offline, elaborato dall’Associazione Parole O_stili. E’ un decalogo semplice, una carta che elenca princìpi di stile utili a migliorare la comunicazione e, insieme, un impegno di responsabilità condivisa per arginare la violenza dei linguaggi e favorire comportamenti rispettosi e civili.

Apriranno i lavori i saluti istituzionali dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Bergamo Loredana Poli e della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Patrizia Graziani.

La Presidente e founder dell’Associazione ‘Parole O_stili’, Rosy Russo illustrerà il progetto dell’Associazione, che ha l’obiettivo di ridefinire lo stile con cui le persone stanno in Rete e diffondere l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura. E se è vero che i social media sono luoghi virtuali, è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. Presenterà quindi le molte possibilità di utilizzo delle categorie del Manifesto da parte di educatori e insegnanti nel lavoro quotidiano con i bambini e i ragazzi.

Graziella 3, docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi dell’Università di Catania, analizzerà il linguaggio “tossico” usato ormai diffusamente per identificarne le cause e soprattutto le conseguenze sul piano delle relazioni sociali. Dal momento che le parole con si limitano a riprodurre il mondo ma svolgono un ruolo determinante nella costruzione delle soggettività individuali e dell’identità collettiva, è importante condividere come introdurre consapevolezza positiva nei contesti educativi.

Seguiranno quattro contributi di esperienze: uno, delle coordinatrici del Comune di Bergamo Daniela Bonacina e Livia Cosmai, sulla cura delle parole nei servizi per l’infanzia; uno, della docente Rita Donnarumma, sul progetto della Mostra realizzata nel segno dell’inclusività dall’Istituto Comprensivo Donadoni; uno, del dirigente Andrea Pioselli e di Maura La Greca, sull’esperienza del blog scolastico dell’Istituto Comprensivo Mazzi; uno sulle proposte delle ludoteche della città da parte dello staff degli operatori e operatrici.

Nell’ambito del Seminario sarà visitabile la Mostra “A volte le parole non bastano” dell’Istituto Comprensivo “E. Donadoni” di Bergamo.

Il Seminario – che si rivolge in particolare a dirigenti, insegnanti, genitori, coordinatori, educatori dei servizi per l’infanzia e delle scuole – è aperto alla partecipazione di altre figure educative interessate.

Per partecipare è necessario iscriversi sul sito www.bambiniegenitori.bergamo.it. Fino ad esaurimento posti è possibile anche presentarsi direttamente il 9 novembre presso la segreteria in sede dell’evento.

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