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La Polizia di Stato in servizio presso l’ufficio di Orio al Serio, nella mattinata di ieri provvedeva, tramite personale dipendente, ad effettuare un controllo di un furgone adibito a navetta passeggeri nel parcheggio denominato P1. Il mezzo aveva attirato l’attenzione degli operanti perché il numero riportato sulla targa anteriore differiva da quello posteriore in quanto il primo iniziava per E e il secondo per F.

 

Bergamo, 9 novembre 2019 – Il conducente del furgone navetta veniva identificato dagli agenti della Polizia di Frontiera per G.R. di 55 anni residente in provincia di Milano, di nazionalità italiana, amministratore delegato di una società di parcheggio che opera nei pressi dello scalo aeroportuale.

Alterata il primo carattere della targa anteriore

Il mezzo adoperato, intestato ad altra società, è stato noleggiato, e veniva utilizzato per il trasporto di passeggeri che fruivano di un parcheggio remoto all’aeroporto.

Le conseguenti indagini hanno rivelato che il primo carattere della targa anteriore era stato alterato mediante l’accorta e minuziosa apposizione di una striscia di nastro nero che lo mutava da F ad E.

Raddoppiava la possibilità  di sosta

La tecnica utilizzata era finalizzata ad evitare il pagamento del ticket di parcheggio. L’area di sosta denominata P1, prospiciente l’aerostazione, consente l’ingresso e la permanenza gratuita per un periodo di 10 min. ripetibile per tre volte nell’arco della giornata. Con l’alterazione della targa anteriore la navetta in argomento riusciva ad eludere il lettore automatico di targhe posto all’uscita del parcheggio raddoppiando, di fatto, la possibilità di soste.

Di questo stratagemma è stato sospettato il conducente e gestore del parcheggio sopra citato il quale alla contestazione dei fatti non ha saputo dare spiegazioni e quindi è stato indagato per falsificazione, alterazione, manomissione di targhe, per falsità materiale commessa dal privato, per contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e infine per truffa ai danni della società che gestisce il parcheggio dell’aeroporto.

Le targhe, asportate dal veicolo sottoposto a fermo amministrativo, sono state sottoposte a sequestro penale ai fini della confisca.

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