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Conoscere prima i bisogni del territorio dal punto di vista epidemiologico e delle prospettive future della popolazione e poi assumere decisioni in merito agli investimenti necessari per provvedere ai bisogni della cittadinanza.

Bergamo, 15 novembre 2019 – In quest’ottica la Fondazione Spada di Schilpario, intenzionata a investire per riqualificare un immobile finalizzandolo all’implementazione di nuovi servizi per il territorio, ha reputato indispensabile, prima di procedere a uno studio di fattibilità dell’operazione, conoscere i bisogni emergenti espressi dalla popolazione anziana residente nel territorio dell’Alta Valle Seriana e, in particolare, della Valle di Scalve. Per farlo si è rivolta all’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo che, attraverso il proprio Servizio Epidemiologico Aziendale, ha fotografato lo status quo e inquadrato le prospettive future.

I risultati dell’analisi sono stati presentati mercoledì, nel corso di un incontro in ATS, cui hanno partecipato il presidente della Fondazione Spada, commendatore Francesco Maffeis; il consigliere del CdA della Fondazione, Roberto Magri; il direttore di ATS Bergamo, Massimo Giupponi; i sindaci dei Comuni di Schilpario, Pizio Marco, e di Azzone Cotti, Cometti Mirell; il presidente di Federbim e Bim Bergamo, Carlo Personeni; il presidente Bim, Oglio Giovanni Toninelli; i rappresentanti dell’Ambito Distrettuale Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve e della Comunità Montana di Scalve; il direttore della Fondazione Spada, Luciano Pizio; i referenti del Distretto Bergamo Est, Mario Poloni e Mariarosa Bertoli.
Alberto Zucchi, direttore del SEA di ATS Bergamo, ha inquadrato la situazione del territorio in cui opera la Fondazione Spada e indicato i due ambiti principali di intervento: “Sulla base dello studio epidemiologico sui bisogni territoriali che abbiamo condotto – ha spiegato Zucchi – i principali ambiti di intervento futuro sono, per questo territorio, lo sviluppo di forme di housing sociale e gli interventi a supporto delle persone con forme di deterioramento cognitivo-comportamentale (demenze). L’housing sociale, al momento non presente sul territorio scalvino in termini di case protette o comunità alloggio, riguarda persone con fragilità medio bassa, una buona autonomia e un’età uguale o superiore a 65 anni. Un intervento verso questa fascia di popolazione – ha proseguito – potrà interessare 1.279 anziani, di cui 28 nel solo comune di Schilpario”. Sul fronte delle demenze, il bacino potenziale è di 185 soggetti, di cui otto nel comune di Schilpario.

Da soli non si va da nessuna parte –  ha evidenziato il presidente della Fondazione Spada, Francesco Maffeis – per questo abbiamo chiesto aiuto all’Agenzia di Tutela della Salute. Poter scegliere cosa fare sulla base di evidenze come quelle che ci sono state fornite oggi -ha continuato Maffeis –  permette di rispondere con maggior precisione e puntualità al mandato della nostra realtà, ma anche e soprattutto ai bisogno della cittadinanza: non è solo la popolazione  di Schilpario, ma pure quella dei comuni circostanti.”

“La vostra modalità di azione – ha sottolineato Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo – è quella di un soggetto ben cosciente del proprio ruolo che mette sul tavolo un desiderio di sviluppare i servizi per il proprio territorio e che è nella condizione di fare un passo in avanti, vale a dire confrontandosi con Ats che ha il compito istituzionale di fare la programmazione. Ci interessa questo metodo, così come ci interessa che la vostra esperienza sia paradigmatica e pilota in Bergamasca,” ha concluso.

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