Economia: indebitamento netto al 2,2 per cento del PIL nell’anno in corso e incidenza del debito pubblico che aumenterebbe dal 134,8 per cento al 135,7.
Simona Bonomelli tratteggia le prospettive future della professione, alle prese con le sfide del Paese.
Bergamo, 25 novembre 2019 – Incertezza e nuove sfide. È questo lo scenario delineato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo durante l’Assemblea Generale degli iscritti tenutasi questa mattina presso il Collegio Vescovile di S. Alessandro a Bergamo.
La presidente, Simona Bonomelli, nella relazione di apertura, ha sottolineato come, secondo quanto riferito dalla Banca d’Italia, la contrazione degli scambi internazionali e l’attenuazione della crescita mondiale siano proseguiti. In Italia, l’attività economica è marginalmente aumentata nel secondo trimestre e sembra essere rimasta stazionaria nel terzo trimestre risentendo, soprattutto, della debolezza dell’industri manifatturiera.
Questi sono i numeri dell’economia
Il Governo stima, in particolare, un indebitamento netto al 2,2 per cento del PIL nell’anno in corso, invariato rispetto al 2018. L’incidenza del debito aumenterebbe dal 134,8 per cento al 135,7. Per il 2020, il Governo programma un indebitamento netto superiore di quasi un punto percentuale del PIL rispetto a quanto previsto nel quadro tendenziale. Anche l’Istat evidenzia un quadro congiunturale globale caratterizzato da incertezza, con rischi di estensione del rallentamento industriale anche al settore dei servizi. A questo quadro, si aggiunge l’aumento delle imposte indirette (per lo più IVA) previsto con la manovra 2019-2021 pari all’1,3 per cento del PIL nel gennaio 2020, con un ulteriore aumento di 0,3 punti percentuali nel gennaio 2021.
«Per i prossimi mesi gli indicatori compositi sull’andamento dell’economia e quelli di fiducia – ha dichiarato Simona Bonomelli (in foto), presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo – confermano la persistenza di un quadro di difficoltà economica. Sul nostro Paese pesano i difetti strutturali dell’economia, quali l’eccesso di pressione fiscale e burocrazia, le carenze logistiche e l’incertezza del diritto. In tale scenario, sempre più necessarie appaiono la realizzazione dell’equilibrio tra le misure per la crescita economica e il rispetto delle regole della finanza, e dell’equilibrio nelle politiche di bilancio, oltre a una visione di medio – lungo periodo nelle manovre proposte ai cittadini, nel rispetto del tessuto sociale del nostro Paese. Nel contesto descritto è fondamentale il ruolo della nostra categoria – ha proseguito – per favorire una decisa riduzione delle inefficienze e per essere sempre più vicini a cittadini e imprenditori accompagnandoli nelle nuove sfide. Proprio per questo, riteniamo sempre più importante, sostenere la specializzazione dei nostri professionisti, tenendo ben presente che l’etica e la competenza sono e saranno sempre il nostro valore aggiunto,» ha concluso.
Percorsi di formazione specialistica
L’Ordine ha infatti sostenuto nel corso del 2019 e continuerà a sostenere nel 2020 corsi di formazione ad alta specializzazione, anche attraverso la Scuola di Alta Formazione SAF costituita con gli altri Ordini della Lombardia. La scuola sta infatti creando, in stretto raccordo anche con le Università presenti sui vari territori, percorsi di formazione specialistica. Prosegue, al contempo, l’attività ordinaria del Consiglio e delle Commissioni.
Gli iscritti dell’Ordine
Sono 1719 di cui 1681 iscritti nella sezione A, 26 iscritti nella sezione B e 12 iscritti all’elenco speciale; sono 30 le società tra professionisti. I praticanti sono 77: di questi 58 sono tirocinanti dottori commercialisti e 19 tirocinanti esperti contabili. Sono 75, infine, i commercialisti che attualmente risultano iscritti all’Organismo per la gestione della crisi da sovraindebitamento, introdotto con la nuova normativa.