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Il progetto fa riferinento al concetto di Urban Health, termine coniato dall’OMS, che mira a rappresentare una città consapevole dell’importanza della salute come bene collettivo, che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e che mette in atto politiche chiare per tutelarla e migliorarla, contrastando le disuguaglianze.

 

Bergamo, 2 dicembre 2019 – Si è svolto questa mattina presso l’Università degli Studi di Bergamo il seminario sul Progetto CCM 2017  “Urban Health: buone pratiche per la valutazione di impatto sulla salute degli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana e ambientale”. Obiettivo del seminario presentare lo strumento multicriteriale progettato per misurare la propensione di un piano urbanistico a promuovere salute. Si tratta di un metodo valutativo, basato sull’analisi di 20 indicatori afferenti a 7 macroaree (Ambiente,  Suolo e Sottosuolo, Sostenibilità e igiene del costruito, Sviluppo urbano e sociale,  Mobilità e trasporti, Spazi esterni) che, presi nella loro completezza oppure secondo una selezione più ristretta, permette di stimare non solo la capacità di un intervento urbano di controllare possibili fattori di rischio per la popolazione, ma anche quella di proporre un contesto costruito ed organizzato in grado di soddisfare i bisogni sociali e migliorare la qualità della vita delle persone.

Il progetto presentato oggi all’Universita’ di Bergamo si avvia ormai alla conclusione (si prevede la chiusura dei lavori con il Convegno finale in Regione Lombardia il prosdimo 24 gennaio 2020), pronto per lasciare la fase sperimentale e attivare l’applicazione concreta delle esperienze maturate durante i due anni di attività all’interno dei procedimenti di valutazione degli interventi di pianificazione territoriale.

Politiche del territorio pet la pogrammazione urbanistica

Il prorettore dell’Università di Bergamo, Fulvio Adobati, nella sua introduzione ha dato rilievo alla necessità di coniugare le politiche del territorio con le più recenti evidenze scientifiche in materia di programmazione urbanistica che hanno dimostrato di avere impatto sulla salute. I relatori intervenuti (Liliana Coppola di Regione Lombardia; Pietro Imbrogno e Monica Brembilla dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo; Andrea Rebecchi del Politecnico di Milano e Marcello Tirani dell’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia) hanno illustrato, alla platea degli stakeholders (rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, degli Ordini Professionali e delle Associazioni di Categoria), motivazioni, contenuti e metodi che hanno portato alla realizzazione di questo strumento valutativo, capace di individuare possibili interventi per promuovere un miglioramento dell’ambiente urbano e della qualità della vita.

L’approccio Urban Health

Nel seminario è stato più volte sottolineato, a partire dall’intervento di apertura del direttore generale di ATS Bergamo, Massimo Giupponi, rinforzato dagli interventi di Juri Imeri e di Giambattista Brioschi, rispettivamente presidenti dell’Assemblea dei Sindaci del Distretto di Bergamo Ovest e di Bergamo, la necessaria integrazione da parte di tutti i soggetti istituzionali e professionali coinvolti nella pianificazione urbana, per competenze e responsabilità diverse.

L’approccio Urban Health ben interpreta questa necessità perché permette di raggiungere obiettivi di salute in modo innovativo e basato su solide evidenze scientifiche, attraverso prassi non tipicamente sanitarie, ma con un focus sempre attento alla promozione della salute ed alla prevenzione delle malattie cronico degenerative, che hanno un’incidenza rilevante sui sistemi sociosanitari e forti correlazioni con i fattori di pressione tipici delle città (inquinamento, stress, emarginazione, ecc.).

A conclusione del progetto lo strumento di valutazione multicriteriale costituirà un utile strumento di lavoro non solo per i valutatori di ATS, ma anche per urbanisti, proponenti e decisori di amministrazioni e sarà disponibile sul sito ministeriale del Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie e sul sito di Regione Lombardia dedicato alla Promozione della Salute nel setting Città/Comunità locali.

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