Il Comune di Bergamo aumenterà, il prossimo anno, la dotazione botanica in città con la piantumazione di oltre 1.425 alberi.
Si tratta di un intervento di grande importanza, che vedrà l’Amministrazione scegliere con attenzione gli spazi dove aggiungere alberi.
Bergamo, 23 dicembre 2019 – Completare filari verdi lungo i viali urbani, ampliare la dotazione botanica nei parchi, realizzare “barriere” verdi lungo le circonvallazioni, questi sono gli obiettivi che vuole raggiungere Marzia Marchesi, assessora al verde pubblico della del Comune di Bergamo.
Tutte le piante che saranno messe a dimora dovranno corrispondere a misure prestabilite: dovranno infatti possedere una circonferenza tra i 18 e i 20 cm. Il valore dell’intervento è stato stimato in 350mila euro.
Ecco le specie arboree che verranno piantate
Saranno 100 olmi; 150 sorbi (una volta usati per realizzare i cosiddetti roccoli); 150 ontani (ideali per la riqualificare sponde di corsi d’acqua); 150 aceri campestri (noti per fermare le polveri sottili, grazie alle caratteristiche delle loro foglie); 175 aceri platanoidi; 200 querce, che garantiscono una più lunga sopravvivenza degli esemplari; 200 tigli (specie di piante ideali per l’assorbimento della CO2).
L’attenzione all’ambiente si dimostra anche nella crescente volontà dei concittadini di donare o piantare nuovi alberi in città: dal mese di settembre scorso sono stati già circa cento gli alberi donati alla città da associazioni e privati cittadini.
«La piantumazione di un così importante numero di alberi in città» – commenta Marzia Marchesi (in foto) – «ha molteplici obiettivi: il controllo del clima, il miglioramento della salute dei cittadini, la prevenzione del dissesto idrogeologico, ma anche e soprattutto il mitigamento della CO2 in città, oltre a una innegabile funzione estetica. Il provvedimento di 1400 alberi» – prosegue l’assessora – «è solo un inizio: altre scelte di questo genere saranno previste lungo l’arco dell’anno prossimo. Dobbiamo per forza dirigere queste lodevoli iniziative diventando registi di questo processo di crescita del patrimonio arboreo. Stiamo lavorando, e ci vorrà ancora un po’ di tempo, per individuare la soluzione migliore a incanalare questa sensibilità alla crescita del patrimonio arboreo della città» – conclude – «in un contenitore unico.»