Il nuovo ceppo di coronavirus, che ha messo in allerta l’intero sistema cinese, non è un pericolo per chi decide di donare sangue o riceverlo. Lo afferma il presidente di Avis Regione Lombardia
Milano, 30 gennaio 2020 – Con la diffusione del “Coronavirus, la forma virale che dalla città di Whuan, in Cina, si sta diffondendo, anche se in modo modesto, anche in altri continenti, AVIS Regionale Lombardia promuove controlli serrati per garantire la sicurezza di donatori, riceventi e di tutto il personale.
Il presidente di AVIS Regionale Lombardia, Oscar Bianchi (in foto) rassicura: «Non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità abbiamo rafforzato le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue, applicando una sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per tutti i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate. A tutti i donatori stiamo raccomandando di informare il servizio trasfusionale di riferimento», prosegue Bianchi, «in caso di comparsa di sintomi compatibili con l’infezione da “Coronavirus” , o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione,» conclude.
Sintomi dell’infezione da Coronavirus
Nessun pericolo dunque per i donatori che, al massimo, saranno costretti ad un periodo di sospensione dell’attività, come peraltro accade con qualsiasi altra patologia virale. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie come in una forma simile influenzale.
Norme preventive per evitare l’infezione
L’infezione si previene valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari, vaccinandosi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza, evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, lavandosi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate, evitando di visitare mercati ittici o di animali vivi, evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti.
Infine, i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani. In caso di dubbi si raccomanda di consultare il numero verde 1500 del Ministero della Salute che fornisce gratuitamente ai cittadini informazioni, in italiano, inglese e cinese sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24.