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La Polizia arresta due spacciatori tunisini e denuncia una donna della bergamasca per favoreggiamento, in  quanto, al  momento della perquisizione degli agenti, tenta di disfarsi della droga dei due magrebini

 

Bergamo, 30 gennaio 2020 – La Polizia di Stato della Questura di Bergamo nel corso dei consueti servizi finalizzati alla repressione dello spaccio di stupefacenti ha arrestato un 31enne e un 47enne di origine  tunisina e denunciato per favoreggiamento una 62enne di Brusaporto.

Ecco come siamo o svolti i fatti

Alcuni agenti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile avevano, da tempo, monitorato il 31enne tunisino Hamami Slim, già noto agli operatori, mentre era solito recarsi, anche più volte nella stessa giornata, a bordo della propria autovettura Audi A3, presso l’abitazione di un connazionale, anch’egli conosciuto dagli Agenti dell’Antidroga, ovvero  Mraihi Imed, nato in Tunisia nel 1973, che gli stessi Agenti avevano tratto in arresto nel Luglio scorso e che, fino a pochi giorni fa, scontava la misura degli arresti domiciliari proprio nell’abitazione sita a Brusaporto.

Per le ragioni testé accennate, i poliziotti decidevano, nel pomeriggio di ieri, di sottoporre a controllo il citato Hamami Slim, che, perquisito, veniva trovato in possesso di 8 “palline” di cocaina, suddivise in involucri termosaldati.

Perquisizione dell’appartamento di Brusaporto

Gli Agenti procedevano, poi, alla perquisizione dell’abitazione di Mraihi Imed, sita a Brusaporto, dove questi ultimi, occultati all’interno di due calzini, rinvenivano oltre 40 grammi di cocaina, suddivisi anch’essi in una moltitudine di “palline“ termosaldate, pronte per essere spacciate. In totale si contavano ben 56 “palline“ termosaldate.

Nel corso della perquisizione era presente anche una donna, L.L.M. , nata nel 1957 nella provincia bergamasca, proprietaria dell’appartamento oggetto della perquisizione,  la quale, approfittando della confusione, cercava di disfarsi di parte della cocaina e del bilancino di precisione detenuti  dagli arrestati. La maldestra manovra veniva però notata dagli Agenti, che impedivano alla donna di portarla a compimento, e la denunciavano per favoreggiamento personale.

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