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Speranza: «La situazione è seria, da non sottovalutare e ci sarà una evoluzione della diffusione globale ancora per alcune settimane.»

 

 

 

Roma (Palazzo Chigi), 5 marzo 2020 –  Lo ha detto ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, in presenza dei rappresentanti di tutti i partiti politici alla riunione del Consiglio dei Ministri per il vertice sull’emergenza covid-19. L’obiettivo di Speranza è il contenimento della diffusione e la mitigazione dell’impatto sul servizio sanitario nazionale. Il ministro ha poi sottolineato come «l’80% dei casi è simile a influenza, il 15% è invece gestibile con cure, mentre il 5% si manifesta con “crisi respiratorie”. La situazione sarà più chiara non prima di un’altra settimana, dieci giorni. Domenica si capiranno gli effetti sulla zona rossa. Si sta cercando di aumentare del 50% la quota dei letti in rianimazione», ha proseguito il ministro, «e del 100% quella dei letti in pneumologia e malattie infettive. E’ possibile che si arrivi a un nuovo Dpcm che raccolga ulteriori indicazioni degli scienziati, prevedendo una grande campagna di comunicazione. Dobbiamo chiedere agli italiani di rispettare le disposizioni. Sugli eventi sportivi c’è un’ordinanza, non possiamo mettere una persona a controllare ogni evento sportivo. Semmai ci rivolgiamo al senso di responsabilità degli italiani. Non credo nella coercizione», ha poi aggiunto. «Stiamo dicendo una cosa semplice: la situazione è seria e va seguita con attenzione. Ciascuno deve fare la propria parte perché il virus non si può fermare solo con un decreto ma con il lavoro di tutti. Bastano pochi gesti semplici. Stiamo meglio o peggio di una settimana fa? Solo col passare dei giorni si potrà vedere la validità delle misure, non sono ancora passati i 14 giorni di incubazione del virus rispetto a quando abbiamo assunto le prime misure, ma ora serve uno sforzo dei cittadini,» ha concluso il ministro.

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