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Il farmaco Tocilizumab usato per l’artrite, sperimentato anche in Cina, fa ben sperare: due pazienti gravi migliorano.

Chiesto nell’immediato un protocollo nazionale

 

 

Napoli, 12 marzo 2020 – La notizia ha scosso tutte le testate giornalistiche del Paese che si sono precipitate a diramarla. Si tratta della sperimentazione presso l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, direttore Paolo Ascierto, dove alcuni pazienti, di cui due gravi, sono stati trattati con il farmaco “Tocilizumab”, un antiartritico, sortendo effetti benefici sorprendenti.

La ricerca contro la lotta al coronavirus sta vedendo esperti sanitari italiani lavorare in sinergia con quelli cinesi, che hanno confermato la validità della cura con tale farmaco, usato anche per i pazienti con occhi a mandorla.


«Conosciamo molto bene il meccanismo d’azione di Tocilizumab», spiega Paolo Ascierto (in foto), «che rappresenta il trattamento di elezione nella sindrome da rilascio citochimica dopo la terapia con le cellule CAR-T in alcuni tipi di tumori. E dopo il confronto con i ricercatori cinesi, è stata costituita una vera e propria task force a Napoli. Altri malati», prosegue Ascierto, «hanno già ricevuto la terapia anche nei centri di Bergamo, Fano e Milano. Serve subito un protocollo nazionale per estendere il suo utilizzo, così potremo salvare più vite. La nostra struttura insieme all’Azienda Ospedaliera dei Colli è stata la prima, in Italia, a utilizzare questa terapia nei pazienti con coronavirus,» conclude.

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