È stata accolta da Regione Lombardia, ed estesa a tutte le ATS lombarde, la richiesta di ATS Bergamo per la prescrizione diretta del medico di famiglia di ossigeno, orientando il consumo da contenitori di gas solido (classici da farmacia) a quello liquido che garantisce una più lunga durata e viene portato direttamente a domicilio dei pazienti.
Bergamo, 24 marzo 2020 – La fornitura di ossigeno liquido al domicilio, già a partire da oggi, sarà interessata da una riorganizzazione a tutto vantaggio dei pazienti Covid-19, grazie alla collaborazione di ATS Bergamo con le principali aziende produttrici di ossigeno liquido, con le Forze dell’Ordine (Carabinieri e Vigili del Fuoco in primis), con la Protezione civile e con le quattordici Unità territoriali per l’Emergenza sociale.
«I sette principali fornitori italiani», spiega Arrigo Paciello (in foto), responsabile del Servizio farmaceutico dell’Agenzia di Tutela della Salute, «hanno condiviso una suddivisione del territorio provinciale in altrettante zone e ognuna di esse è responsabile della fornitura in una singola zona. Questo permetterà alle sette aziende la gestione di un’unica porzione di territorio, rendendo meno dispersivo e più rapido ed efficiente il servizio. In conseguenza da oggi il farmacista che ordina la bombola», prosegue Paciello, «avrà un’unica azienda da chiamare in riferimento alla zona di appartenenza, evitando sovrapposizioni e migliorando l’efficacia del servizio nel suo complesso,» conclude il responsabile del Servizio farmaceutico dell’ATS.
La richiesta dell’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo è che le forniture avvengano nel giro di 24 ore nelle situazioni meno gravi e in 12 ore nei casi urgenti.
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